Il sorprendente legame tra il canto delle megattere e il linguaggio umano

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Il linguaggio è da sempre considerato esclusivo degli esseri umani, a distintivo segno di differenziazione dalle altre specie animali. Recentemente, però, numerosi studi stanno mettendo in discussione questa convinzione. Un studio innovativo apparso sulla rivista Science ha rivelato che il canto delle megattere presenta strutture e schemi che ricordano sorprendentemente il linguaggio umano. Questi cetacei sono noti non solo per i loro canti ma anche per la loro abilità nel trasmettere culturalmente questa forma di espressione.

Rivelazioni sulla comunicazione delle megattere

La ricerca, effettuata da un team internazionale di esperti in linguistica, biologia marina ed ecologia comportamentale, ha preso in esame otto anni di registrazioni dei canti delle megattere (Megaptera novaeangliae) in Nuova Caledonia. I risultati hanno rivelato che le sequenze sonore emesse seguono una distribuzione statistica ben definita, un aspetto riscontrato esclusivamente nel linguaggio umano e in parte nella musica. Un elemento particolarmente interessante della ricerca è il parallelo con i processi di apprendimento linguistico infantile.

Metodologia di ricerca e risultati

Per giungere a queste conclusioni, gli studiosi hanno impiegato un metodo che valuta le probabilità di transizione tra unità sonore, simile a quello utilizzato per identificare le parole nel discorso dei neonati. È emerso che nel canto delle megattere esistono variazioni nei punti di transizione tra i suoni, suggerendo che questi segmenti possano costituire unità significative.

Convergenza evolutiva nella trasmissione culturale

Il canto delle megattere, così simile al linguaggio umano, può essere spiegato con un fenomeno comune: entrambi i sistemi comunicativi si fondano sulla trasmissione culturale. Con il tempo, gli individui apprendono e modificano il proprio canto, analogamente a come le lingue umane evolvono vicendevolmente attraverso le generazioni. Secondo un altro studio pubblicato su Science, questa somiglianza rappresenterebbe una convergenza evolutiva.

Nonostante ciò, il canto delle megattere non deve essere considerato come una vera e propria lingua, poiché solo i maschi si esibiscono in questo canto. Gli autori della ricerca sottolineano l’assenza di una componente semantica, cioè della capacità di associare simboli a significati specifici, caratteristica del linguaggio parlato. Pertanto, questo canto potrebbe condividere più affinità con la musica umana.

Implicazioni per la comprensione dell’evoluzione del linguaggio

Le recenti scoperte offrono spunti interessanti sulla nascita della comunicazione complessa negli esseri viventi. Gli studi tradizionali sull’origine del linguaggio si sono focalizzati principalmente su primati, considerati i nostri parenti più prossimi. La scoperta che una specie così distante, sia evolutivamente che anatomicamente, manifesti strutture e comportamenti culturali simili ai nostri, cambia significativamente il quadro di comprensione.

Queste informazioni potrebbero suggerire che l’evoluzione di forme comunicative complesse non sia esclusiva degli uomini e che specie attualmente impensabili possano aver sviluppato sistemi comunicativi simili. Gli studiosi invitano a considerare non solo la semantica, ma anche come il linguaggio viene appreso e tramandato culturalmente. Le megattere potrebbero, dunque, offrire nuovi spiragli sulla nostra comprensione dell’evoluzione del linguaggio.