Inchiesta equalize, l’ex poliziotto gallo rivela segreti su pazzali e indagini in corso

Il recente caso legato all’inchiesta su Equalize ha portato alla luce nuove rivelazioni riguardanti la figura di Carmine Gallo, ex super poliziotto scomparso il 9 marzo. Le dichiarazioni depositate dai pubblici ministeri in vista del riesame degli arresti domiciliari offrono un quadro complesso e inquietante, evidenziando possibili collegamenti tra i protagonisti dell’indagine.
le dichiarazioni di carmine gallo
In uno dei verbali, Gallo ha affermato che Enrico Pazzali, ex presidente di Fondazione Fiera Milano e responsabile di Equalize, era “a conoscenza delle sommarie informazioni” relative alle indagini in corso. Questo suggerisce una rete di comunicazioni e scambi informativi tra gli indagati.
il ruolo di pazzali nell’indagine
Pazzali è stato descritto come attivo nel cercare informazioni sull’inchiesta. Secondo quanto riportato da Gallo, egli si recò a Roma per raccogliere dettagli, mostrando preoccupazione per la fuga di notizie riguardanti le indagini che lo coinvolgevano direttamente.
l’analisi della situazione attuale
I pubblici ministeri hanno richiesto dodici custodie cautelari in carcere per vari indagati, inclusi hacker come Nunzio Samuele Calamucci. La posizione di Gallo è stata archiviata a seguito del suo decesso, ma le indagini continuano a concentrarsi su Pazzali e altri membri del gruppo investigativo.
le potenziali connessioni con gli hacker
Secondo gli inquirenti, Pazzali potrebbe ancora avere accesso a una rete di relazioni influenti e risorse tecnologiche attraverso alcuni hacker coinvolti nell’organizzazione. Tra i nomi citati emergono:
- Abbadessa
- Rovini
- Di Iulio
- Coffetti
L’inchiesta continua a svilupparsi, rivelando aspetti sempre più intricati della presunta attività illecita legata all’agenzia investigativa Equalize.