Inchiesta urbanistica su legge salva milano di architetti oggioni e cerri con parlamentari

Il 5 marzo 2025 segna un’importante svolta nelle indagini della Procura di Milano riguardanti la gestione urbanistica. È stato effettuato il primo arresto, coinvolgendo l’architetto Giovanni Oggioni, il quale è accusato di avere un ruolo cruciale nella redazione della legge Salva Milano.
arresto dell’architetto Giovanni Oggioni
L’architetto Giovanni Oggioni, ex direttore dello Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) e già vice presidente della Commissione per il paesaggio del Comune di Milano, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del gip Mattia Fiorentini. Le accuse a suo carico sono numerose e includono dettagli legati alla legge Salva Milano.
accuse e indagini
Dalle intercettazioni emerge che Oggioni avrebbe collaborato con Marco Cerri nella stesura della legge Salva Milano, influenzando i referenti politici al Governo e in Parlamento. La legge, approvata dalla Camera dei Deputati con 172 voti favorevoli e 41 contrari il 21 novembre 2024, sarebbe stata concepita per salvaguardare interessi economici nel settore edilizio milanese.
pressing politico e relazioni sospette
Le indagini hanno rivelato una strategia di pressione avviata già nel febbraio 2024 per ottenere una legislazione favorevole che proteggesse il sistema edilizio da potenziali conseguenze legali. Questo comportamento ha messo in luce un intricato reticolo di relazioni tra gli indagati e figure politiche significative.
cosa prevede la legge Salva Milano
La legge Salva Milano si propone come norma transitoria destinata a rilanciare circa 150 progetti edilizi bloccati dalla Procura per presunti abusi. Essa modifica le procedure necessarie per interventi edilizi in ambiti già urbanizzati, semplificando notevolmente i requisiti burocratici.
- Giovanni Oggioni, architetto arrestato
- Marco Cerri, progettista coinvolto nell’inchiesta
- “referenti politici di Zinna”, menzionati nelle indagini
- Mattia Fiorentini, gip che ha disposto i domiciliari
- Camerieri della Camera dei Deputati, partecipanti all’approvazione della legge
- Lupi, assessore alla Casa del Comune di Milano citato nei contatti telefonici intercettati
Se approvata dal Senato, la legge rimarrà in vigore fino a quando non sarà realizzato un riordino organico delle normative edilizie entro sei mesi dall’accordo tra Stato e città in Conferenza Unificata.