Insulti e discriminazione nel basket: la madre di un giocatore aggredisce un arbitro 18enne
Un grave episodio di insulti sessisti ha avuto luogo durante una partita di basket regionale, coinvolgendo l’arbitra Alice Fornasier, diciottenne della sezione di Padova. Questo avvenimento si è verificato nel weekend scorso, in un contesto già significativo poiché coincidente con la festa delle donne.
insulti sessisti durante una partita di basket
Il 8 marzo, all’interno del palazzetto dello sport di Motta di Livenza, in provincia di Treviso, l’arbitra ha subito pesanti offese provenienti dagli spalti. Tra le frasi pronunciate si è registrata: “È l’8 marzo, cosa ci fai qui. Vai a fare la prostituta”. A sorprendere è il fatto che tali insulti siano stati espressi da una donna, madre di uno dei giocatori in campo.
reazione dell’arbitra e ripresa della partita
Di fronte a questa situazione incresciosa, la giovane arbitra ha deciso di sospendere temporaneamente la gara per far uscire le squadre dal campo. Questo momento di grande tensione ha profondamente colpito l’arbitra, che ha pianto mentre lasciava il parquet. Nonostante ciò, ha trovato la forza per riprendere il gioco e continuare l’incontro dopo circa venti minuti, ricevendo supporto dai giocatori e dirigenti. La partita è stata infine conclusa con la vittoria della squadra locale contro quella di Feltre.
commenti delle autorità e provvedimenti futuri
Luca Zaia, governatore del Veneto, ha espresso il suo sconcerto riguardo all’accaduto affermando che situazioni simili evidenziano una mancanza totale di vergogna. Ha inoltre dichiarato: “Si vergogni chi ha profferito quelle offese e sia orgogliosa la giovane arbitra alla quale va tutta la mia solidarietà.” Riguardo alla madre del giocatore responsabile degli insulti, sono attesi provvedimenti simili al Daspo già applicati in casi analoghi.
- Alice Fornasier – Arbitra
- Luca Zaia – Governatore del Veneto
- Mamma del giocatore – Autrice degli insulti
- Squadra locale – Vincitrice dell’incontro
- Squadra avversaria (Feltre)