Interventi efficaci contro la violenza familiare: consigli dalla criminologa

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La violenza familiare, in particolare quella perpetrata dai figli nei confronti dei genitori, rappresenta un fenomeno complesso e di crescente preoccupazione. Diverse ricerche e testimonianze hanno messo in luce come questo tipo di comportamento possa generare un forte senso di colpa e inadeguatezza nei genitori. La questione è stata approfondita da esperti del settore, tra cui assistenti sociali e criminologi.

Il problema della violenza filiale

È stato evidenziato che i genitori non devono mai ricorrere alla violenza per educare i propri figli. La serie TV Netflix “Adolescence” ha portato all’attenzione il fatto che durante l’adolescenza si verifica una scoperta dell’identità da parte dei ragazzi, che possono manifestarsi attraverso comportamenti aggressivi.

Casi reali di violenza

Una coppia di genitori ha raccontato alla BBC le loro esperienze con una figlia adottiva che ha mostrato comportamenti violenti. Angela (nome di fantasia) ha descritto episodi in cui la ragazza l’ha aggredita fisicamente, arrivando a minacciarla con un coltello. Nonostante inizialmente avessero cercato di minimizzare la situazione, si sono trovati costretti a denunciare il comportamento della figlia per proteggere se stessi.

Aumento della violenza tra figli e genitori

Secondo un’ex-assistente sociale intervistata dalla BBC, la violenza domestica da parte dei figli è spesso legata a due fattori principali:

  • Trauma infantile
  • Episodi di violenza domestica assistita o subita

Questa forma di aggressione è più diffusa di quanto si pensi ma non sempre riconosciuta. Gli episodi possono iniziare già in giovane età e sono spesso alimentati dalla dipendenza dai dispositivi elettronici.

Strategie per affrontare la violenza filiale

Nikki Rutter, docente di sociologia e criminologia, ha fornito alcune indicazioni pratiche ai genitori che si trovano ad affrontare tale situazione:

  1. Richiedere aiuto: È fondamentale contattare professionisti come psicologi o assistenti sociali per ricevere supporto adeguato.
  2. Parlare apertamente della situazione: È importante superare il timore del giudizio altrui e discutere liberamente delle difficoltà nella gestione dei propri figli.

I nomi rilevanti citati nell’articolo includono:

  • Angela, madre testimone della violenza filiale
  • Nikki Rutter, docente di sociologia e criminologia
  • Lancini Matteo, psicologo
  • Laffi Stefano, sociologo