Irruzione della Polizia Israeliana: Due Librerie di Gerusalemme Sotto Assalto, Proprietari Palestinesi Arrestati

Recentemente, la situazione a Gerusalemme Est ha subito un ulteriore aggravamento a seguito di un’incursione da parte delle forze di polizia israeliane in due librerie palestinesi. L’episodio, che ha suscitato reazioni a livello mondiale, coinvolge la Educational Bookshop, un negozio di libri di riferimento per la comunità locale. Durante l’operazione, sono stati sequestrati numerosi libri, mentre i titolari, Mahmud e Ahmad Muna, sono stati arrestati, sollevando interrogativi sulla libertà di espressione nei territori occupati.
irruzione e arresti: un oltraggio culturale
L’azione di polizia ha avuto luogo nella giornata di ieri, ponendo in risalto la crescente tensione nella regione. Le immagini delle telecamere di sicurezza rivelano gli agenti intenti a riempire sacchi della spazzatura con libri, colpendo un’attività di grande valore culturale. Mourad Muna, fratello di Mahmoud, ha testimoniato che le forze dell’ordine utilizzavano Google Translate per identificare i libri da prendere, a tal punto da considerare un giornale israeliano come istigazione al conflitto.
I titolari sono stati accusati di “vendita di libri contenenti incitamento e sostegno al terrorismo”. Un tribunale ha deciso di prolungare la loro detenzione inizialmente, ma successivamente hanno ottenuto un accoglimento parziale della richiesta di arresti domiciliari. L’udienza ha visto la presenza di rappresentanti diplomatici di vari paesi, testimoniando l’importanza della questione a livello internazionale.
una libreria come simbolo di resistenza
La Educational Bookshop non è semplicemente un negozio di libri; è un punto di riferimento culturale e sociale. Fondata nel 1984, rappresenta un luogo di incontro per persone di diverse origini e un presidio di resistenza culturale. L’organizzazione “The Time Has Come” ha sottolineato l’importanza di questo spazio per il futuro condiviso di Gerusalemme, evidenziando come le recenti azioni di polizia minaccino il diritto alla libertà di espressione.
Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi, ha descritto la libreria come un “faro intellettuale” e ha chiesto sostegno da parte della comunità internazionale per garantire la sua protezione e il supporto alla famiglia Muna.
personaggi coinvolti e reazioni internazionali
- Mahmud Muna – Titolare della libreria
- Ahmad Muna – Nipote di Mahmud
- Mourad Muna – Fratello di Mahmoud
- Francesca Albanese – Relatrice Speciale delle Nazioni Unite