La TV della Corea del Nord trasmette la Premier League in modo diverso

La trasmissione della Premier League in Corea del Nord ha ripreso a gennaio, ma sotto severe restrizioni imposte dal regime di Kim Jong-un. La situazione è caratterizzata da una forte censura che modifica radicalmente l’esperienza di visione delle partite.
censura della premier league in corea del nord
A sei mesi dall’inizio della stagione 2024/25, la Korean Central Television (KCTV) ha iniziato a trasmettere le partite. Il regime ha imposto regole rigide sulla modalità di trasmissione, come riportato dal sito specializzato ’38 North’. L’analisi si basa su dati provenienti da archivi televisivi e palinsesti compilati dal Ministero dell’Unificazione della Corea del Sud. È importante notare che questa copertura avviene in violazione dei diritti internazionali, poiché le sanzioni impediscono un accordo ufficiale per la cessione dei diritti di trasmissione.
trasmissioni in differita e censura visiva
Le partite non vengono mai trasmesse in diretta; sono disponibili solo in differita e spesso non nella loro interezza. Una partita di 90 minuti viene solitamente ridotta a un’ora e la grafica originale viene sostituita con quella in coreano. Inoltre, loghi e pubblicità presenti nel video sono sfocati per nascondere informazioni sull’emittente originale. La prima partita trasmessa quest’anno risale a 150 giorni dopo il suo svolgimento.
divieti specifici sulle squadre
Le tensioni con la Corea del Sud influenzano anche quali squadre possono essere viste: i tifosi delle seguenti formazioni non avranno accesso alle loro partite:
- Wolverhampton
- Tottenham
- Brentford
Tali divieti derivano dalla presenza di calciatori sudcoreani nelle rispettive rose, considerati idolatrati al di là del 38° parallelo. Inoltre, ogni riferimento ai simboli LGBTQ+ è sistematicamente rimosso dalle trasmissioni.
assenza di commento esperto e programmazione limitata
Nella programmazione nordcoreana non sono previsti opinionisti o analisi pre e post partita; si passa direttamente alla visione delle gare con un commento sovrapposto al rumore del pubblico. Le repliche abbondano: ogni match è riproposto almeno tre volte senza seguire un ordine cronologico preciso. Ciò implica che gli spettatori potrebbero non avere idea degli sviluppi reali della competizione calcistica internazionale.