Legge nazionale sul fine vita: l’apertura del ministro Schillaci

Il tema del fine vita riemerge con forza nel dibattito politico italiano, grazie alle recenti affermazioni del ministro della Salute, Orazio Schillaci. Il ministro ha evidenziato l’urgenza di una legge nazionale che regoli il suicidio medicalmente assistito, come già richiesto dalla Corte Costituzionale nel 2019. Schillaci ha dichiarato a Sky Tg24 la necessità di evitare che le singole regioni procedano autonomamente.
la legge toscana sul fine vita
La Toscana è stata pioniera in questo ambito, approvando recentemente una legge intitolata “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”, nota anche come legge “Liberi tutti”. Questa iniziativa è stata promossa dall’Associazione Luca Coscioni, supportata da oltre 10mila firme. La normativa prevede risposte rapide da parte delle ASL per le richieste di accesso al suicidio assistito, assicurando la gratuità dei farmaci e dell’assistenza sanitaria necessaria. Essa si basa sui principi stabiliti dalla Corte Costituzionale con la sentenza 242/19, relativa al caso Dj Fabo/Cappato.
Nonostante l’importante sentenza, il Parlamento non è riuscito a varare alcuna legge nazionale in materia. L’approvazione della normativa toscana ha riacceso un acceso dibattito, suscitando reazioni contrastanti tra i politici: esponenti di Fratelli d’Italia e della Lega hanno criticato tale decisione, mentre alcuni membri del centrodestra hanno espresso sostegno per una soluzione parlamentare.
la commissione multidisciplinare permanente
Una novità introdotta dalla legge toscana è l’istituzione di una Commissione multidisciplinare permanente all’interno delle ASL. Questa commissione avrà il compito di verificare i requisiti necessari per accedere al suicidio assistito ed sarà composta da professionisti volontari: un medico palliativista, uno psichiatra, un anestesista, uno psicologo, un medico legale e un infermiere. La Commissione dovrà completare l’esame dell’istanza entro 20 giorni dalla presentazione e definire le modalità di attuazione entro ulteriori 10 giorni.
un passo avanti verso i diritti dei malati
Per Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, l’approvazione della legge rappresenta “una grande vittoria” nella tutela dei diritti dei malati. Cappato auspica che questo successo possa stimolare altre regioni e il Parlamento a superare le divisioni politiche e approvare finalmente una legislazione nazionale sul fine vita.
Anche il ministro Schillaci riconosce la complessità del tema ma ritiene che sia giunto il momento per una legge adeguata che garantisca chiarezza e dignità a chi affronta scelte difficili nei momenti più critici della propria vita.