L’eredità della pensionata morta in povertà: testamenti sospetti e indagine per truffa da 5 milioni

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La vicenda di Maria Giuseppina Rista, nota come Pinuccia, rappresenta un intricato caso di eredità che ha attirato l’attenzione per le sue complessità legali e umane. Deceduta all’età di 71 anni nell’aprile 2021, la donna viveva in solitudine e in condizioni igienico-sanitarie precarie. La sua morte ha dato origine a una contesa ereditaria caratterizzata dalla presenza di due testamenti contrastanti e da ben quattro aspiranti eredi. È stata aperta un’indagine per circonvenzione di incapace.

l’inizio della controversia ereditaria

Pinuccia possedeva un patrimonio stimato intorno ai cinque milioni di euro. Dopo il decesso, sono emerse divergenze significative riguardo alle sue ultime volontà, con l’emergere di due testamenti che hanno complicato ulteriormente la situazione. Un’indagine giudiziaria è stata avviata per presunta frodi e circonvenzione di incapace, portando alla luce numerosi interrogativi sulle circostanze degli ultimi anni della sua vita.

la presunta truffa bancaria

Le indagini hanno avuto inizio nel settembre successivo alla morte della donna, quando il direttore della banca dove Pinuccia aveva i suoi risparmi ha notato operazioni sospette. Tra queste vi era l’apertura di un conto online a nome suo e un bonifico non giustificato di 12 mila euro a un carrozziere rumeno. Da qui sono emerse accuse contro un uomo identificato con l’iniziale E., considerato il principale responsabile della presunta truffa, insieme ad altri tre complici.

il commerciante d’auto e la scoperta dell’agenda

Pinuccia aveva sempre vissuto nella casa dei genitori ed era nota per la sua riservatezza. Un giorno si presenta alla sua porta E., commerciante d’auto con interessi in Romania, instaurando una relazione che avrebbe avuto ripercussioni significative sul suo futuro. Dopo la morte della donna, E. accede all’abitazione trovando un’agenda contenente messaggi che sembrano modificare le dinamiche dell’eredità: Pinuccia esprimeva desiderio di lasciare tutto a lui.

le implicazioni del testamento

Nell’ottobre 2021, E. rende pubblico il testamento che lo designava unico erede; Questa azione scatena una serie di eventi imprevisti che portano al sequestro del patrimonio della donna e all’insorgere di contenziosi legali sulla validità delle sue ultime volontà.

la scoperta inattesa da parte dell’inquilina

A complicare ulteriormente la situazione è l’emergere di una possibile erede tra gli inquilini: una titolare d’attività commerciale trova nella propria buca delle lettere una pagina strappata dall’agenda di Pinuccia, dove le veniva assegnata la proprietà di una palazzina con dodici appartamenti.

le contestazioni familiari

  • Diverse dispute legali si sono aperte anche tra i cugini lontani della defunta, che contestano la validità del testamento favorevole a E.; viene disposta una perizia calligrafica che conferma l’autenticità dei documenti ritrovati.
  • Il Tribunale Civile dichiara nullo il testamento a favore di E., poiché privo di data certa.
  • L’eredità viene quindi assegnata ai parenti più prossimi mentre resta valida quella riguardante la palazzina destinata all’inquilina.
  • E., oltre alla battaglia civile sull’eredità, deve affrontare anche accuse penali gravi come frode e sostituzione di persona.

Mentre prosegue questo caso ricco di colpi di scena e tensione mediatica continua a suscitare interesse nelle cronache giudiziarie italiane.