L’Italia contro le etichette di avvertimento sul vino: la posizione di Lollobrigida spiegata

Il tema dell’introduzione di #etichette sanitarie sulle bottiglie di vino ha scatenato una forte opposizione in Italia, dove il vino riveste un ruolo culturale significativo. Le istituzioni e le associazioni del settore si sono unite contro queste misure sostenendo che si tratti di un attacco ideologico tramite l’Unione Europea.
Le dichiarazioni del Ministro Lollobrigida
Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, ha criticato duramente la proposta dell’Unione Europea, definendola “follia” e un’“aggressione ideologica”. Secondo Lollobrigida, il vino è un pilastro della cultura italiana e della dieta mediterranea, essenziale per tradizioni culinarie di secoli. Ha dichiarato: “L’alcol, come qualsiasi abuso, è dannoso, ma il vino, che è parte della nostra tradizione alimentare, non può essere demonizzato.”
Lollobrigida ha messo in evidenza la contraddizione di una critica da parte di paesi non vitivinicoli ma con alti tassi di alcolismo, sottolineando l’impegno del governo italiano, in collaborazione con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per difendere l’industria vinicola. Inoltre, ha richiamato la figura di Rita Levi-Montalcini, la quale attribuiva alla moderatezza nel consumo di vino un contributo positivo alla salute.
Le reazioni del settore vitivinicolo
Le proposte della Commissione Europea hanno destato preoccupazione anche tra i produttori vinicoli. L’Unione Italiana Vini (UIV) ha manifestato il proprio disappunto, sottolineando che tali misure non solo riguardano le etichette, ma potrebbero implicare anche maggiori tasse e restrizioni sulle vendite transfrontaliere. Paolo Castelletti, segretario generale di UIV, ha dichiarato: “Speravamo in misure per aumentare la competitività, non in politiche punitive.”
Opinioni a livello europeo
Secondo l’OMS, sarebbe opportuno standardizzare l’etichettatura sui contenitori di alcol, come già avviene per i pacchetti di sigarette. Attualmente, quattro paesi europei (Francia, Germania, Irlanda e Lituania) hanno introdotto normative sull’etichettatura. Il Governo Irlandese ha imposto l’obbligo di apporre avvertenze relative ai rischi di cancro a decorrere dal maggio 2026. Ricerche condotte nel 2022 indicano che una larga maggioranza dei cittadini dell’UE è favorevole a tali etichette, con un consenso che si attesta al 78%. In Italia, il dato si eleva all’83%, nonostante il governo si opponga a queste misure.
- Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura)
- Orazio Schillaci (Ministro della Salute)
- Rita Levi-Montalcini (scienziata)
- Paolo Castelletti (segretario generale di UIV)