Mangiare cibo senza glutine: rischi e verità secondo la dietista

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Negli ultimi anni, la domanda di alimenti gluten free è aumentata considerevolmente. Molti consumatori credono che questi prodotti siano più sani e leggeri rispetto ai loro equivalenti contenenti glutine. L’esperta in materia, la Dott.ssa Marta Civettini, offre chiarimenti sui benefici e i rischi associati al consumo di tali alimenti, anche per coloro che non soffrono di celiachia o intolleranze.

il mercato degli alimenti gluten free in italia

In Italia, circa il 21% dei consumatori acquista regolarmente prodotti gluten free, specificamente formulati per chi è celiaco o ha intolleranze. Questo segmento rappresenta un mercato in espansione, con un valore stimato di circa 400 milioni di euro nel 2022, secondo ricerche recenti.

Le persone con celiachia diagnosticata sono significativamente meno numerose: nel 2022 si contavano solo 215.939 individui, evidenziando una notevole differenza tra chi consuma questi prodotti e chi realmente ne ha bisogno.

fattori alla base della crescente popolarità

Il fascino degli alimenti gluten free può essere attribuito a vari fattori, tra cui la moda lanciata da celebrità come Jennifer Lopez, che ha incoraggiato molti a seguire una dieta priva di glutine. Inoltre, esiste un fenomeno psicologico comune riguardante gli alimenti etichettati come “senza”, che porta i consumatori a percepirli automaticamente come più salutari.

  • Dott.ssa Marta Civettini – Dietista esperta di celiachia
  • Jennifer Lopez – Celebrità influente nella diffusione del gluten free

la confusione sul glutine e carboidrati

C’è una diffusa confusione tra il concetto di glutine e quello dei carboidrati. Poiché il glutine si trova in molti alimenti ricchi di carboidrati, spesso viene erroneamente associato a questi ultimi. È importante sottolineare che il glutine non è un carboidrato ma un complesso proteico.

differenze nutrizionali tra prodotti senza glutine e con glutine

Nonostante alcuni possano preferire gli alimenti gluten free per motivi personali o percezioni errate sulla salute, è fondamentale distinguere tra gli alimenti naturalmente privi di glutine e quelli confezionati appositamente per celiaci. I primi possono arricchire la dieta grazie alla varietà offerta da cereali come riso e quinoa.

  • Cereali naturalmente senza glutine: riso, mais, amaranto, quinoa.
  • Pasta da cereali senza glutine: pasta di teff, pasta di grano saraceno.

I prodotti confezionati tendono ad avere un indice glicemico maggiore rispetto agli equivalenti tradizionali; ciò implica che lo zucchero presente possa entrare rapidamente nel flusso sanguigno aumentando potenzialmente il rischio di diabete tipo 2 se consumati frequentemente.

percezione errata dei prodotti gluten free

Molti acquistano questi prodotti pensando siano più leggeri quando in realtà potrebbero non esserlo affatto. La sensazione di gonfiore addominale spinge alcune persone verso questa scelta senza consultare uno specialista per verificare eventuali intolleranze reali.

evoluzione della qualità nutrizionale

Nell’industria degli alimenti senza glutine vi sono stati miglioramenti significativi nella qualità nutrizionale rispetto ai primi anni del settore. Oggi i produttori prestano attenzione alla composizione dei loro articoli; pertanto non ci sono grandi differenze nutrizionali tra i due tipi di prodotto se non l’indice glicemico generalmente più alto nei gluten free confezionati.

  • Aumento dell’attenzione alla qualità nutrizionale da parte dei produttori.
  • Differenze minime nei livelli di zuccheri e grassi tra i due tipi di prodotto.

L’opzione ideale rimane quella degli alimenti naturalmente privi di glutine poiché contribuiscono a una dieta varia ed equilibrata anche per chi non presenta problemi con il glutine stesso.