Mathieu Blanchard vince la Yukon Arctic Ultra: la sfida più dura del mondo

La Yukon Arctic Ultra rappresenta una delle sfide più estreme nel panorama delle ultrarail. Questa competizione si snoda per oltre 600 chilometri attraverso i ghiacciai canadesi, mettendo alla prova la resistenza degli atleti in condizioni climatiche rigide e impegnative.
mathieu blanchard e la vittoria nella yukon arctic ultra 2025
Mathieu Blanchard ha trionfato nell’edizione 2025 della Yukon Arctic Ultra, completando il percorso in sette giorni e 22 ore, un risultato notevole considerando il limite massimo di 12 giorni stabilito dagli organizzatori. Durante la gara, le temperature hanno raggiunto picchi estremi, con valori che sono scesi fino a -50 gradi Celsius. Blanchard ha descritto l’esperienza come incredibilmente difficile: “La prima notte metà dei partecipanti è fuggita a causa del freddo intenso”.
condizioni estreme della gara
La Yukon Arctic Ultra non è solo una corsa; è un vero e proprio test di sopravvivenza. Gli atleti devono affrontare non solo la lunghezza del percorso, ma anche le avversità climatiche. Le temperature polari possono compromettere seriamente la salute fisica e mentale degli atleti:
- -21 gradi come temperatura massima registrata
- -50 gradi come temperatura minima toccata durante la gara
- Crisì respiratorie causate dal freddo intenso
preparazione all’impresa titanica
Per prepararsi a questa sfida, Blanchard ha adottato metodi poco convenzionali. Ha trascorso tempo in celle frigorifere per acclimatarsi alle basse temperature e ha effettuato allenamenti specifici in montagna:
- Tirare una gomma in mezzo alla strada per simulare il carico della slitta
- Sperimentare condizioni di freddo estremo per adattare il corpo
difficoltà psicologiche e fisiche durante la gara
Anche se Blanchard ha dimostrato grande resilienza, ha dovuto affrontare momenti critici durante la competizione. La stanchezza estrema lo portava a cercare riposo senza alcuna protezione adeguata contro il freddo:
- Difficoltà a dormire sotto sacchi a pelo a -40 gradi Celsius
- Allucinazioni provocate dalla stanchezza e dalle condizioni avverse
- Problemi polmonari che hanno richiesto un’interruzione forzata di 15 ore durante la corsa
L’atleta ha descritto queste esperienze come traumatiche: “Il freddo mi aveva tagliato i polmoni”.