Meloni in fuorionda: Volevo morì dopo il discorso ai conservatori americani

Il discorso della premier Giorgia Meloni alla Convention dei conservatori americani ha suscitato particolare attenzione, soprattutto per un episodio imprevisto. Durante il suo intervento in videocollegamento, si è lasciata sfuggire un commento in romanesco che ha rivelato un momento di vulnerabilità.
momento imprevisto durante la convention
Dopo aver concluso il suo discorso, durato circa quindici minuti, Meloni ha chiesto un parere sul suo intervento e ha esclamato “volevo morì”, ignara del fatto che il microfono fosse ancora acceso. Questo fuorionda è stato prontamente ripreso dalle telecamere.
partecipazione al Cpac di Washington
Nonostante le polemiche legate a un controverso saluto di Steve Bannon, che evocava simboli fascisti e nazisti (sebbene Bannon abbia negato tali insinuazioni), la premier ha confermato la sua partecipazione al Cpac di Washington, intervenendo poco prima dell’ex presidente Donald Trump.
messaggio sulla pace e sicurezza
Durante il suo intervento, Meloni ha sottolineato l’importanza di una pace giusta per l’Ucraina, definendo il popolo ucraino come “orgoglioso” e impegnato nella lotta per la libertà contro aggressori brutali. Ha affermato che è necessario coinvolgere tutti gli attori per raggiungere una soluzione duratura.
valori condivisi tra Italia e Stati Uniti
Mentre rinsaldava i legami con Trump, Meloni ha evidenziato l’intensa connessione tra Italia e Stati Uniti, ringraziando gli americani di origine italiana per il loro contributo alla prosperità americana. Ha dichiarato: “A questa incredibile Nazione, l’Italia, sto dedicando tutta me stessa”.
politica conservatrice in crescita
Nell’ambito del suo discorso, Meloni ha messo in risalto l’aumento dell’influenza dei conservatori nell’agenda politica europea. Ha osservato come questo fenomeno abbia generato nervosismo nella sinistra politica europea.
- Giorgia Meloni
- Donald Trump
- Steve Bannon
- Zelensky
dichiarazioni finali sulla identità occidentale
Meloni ha concluso ribadendo l’importanza dell’identità occidentale e della cooperazione tra America ed Europa. Ha espresso fermamente: “Non ci vergogneremo mai di quello che siamo”, sottolineando la necessità di unirsi contro le forze che cercano di minare tale identità.