Meloni in senato, le decisioni del governo sul riarmo e le reazioni dei partiti

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Le comunicazioni di Giorgia Meloni in Senato, previste per oggi pomeriggio, si concentreranno sulle questioni relative al Consiglio europeo che si svolgerà il 20 e 21 marzo. Il centrodestra ha raggiunto un accordo su una risoluzione che ribadisce il supporto all’Ucraina, evitando però riferimenti espliciti al riarmo, tema controverso all’interno della maggioranza.

Accordo del centrodestra sulla risoluzione

Nella bozza di risoluzione presentata ieri sera, il governo è chiamato a confermare il sostegno all’Ucraina e a promuovere un processo di pace che coinvolga anche gli Stati Uniti. In merito al riarmo, il documento non lo menziona direttamente, preferendo l’espressione “rafforzamento della difesa europea” nel contesto della NATO. È fondamentale l’impegno a collaborare con l’Unione Europea e i partner internazionali per raggiungere una pace conforme ai principi della Carta delle Nazioni Unite.

Posizioni interne al governo

Il centrodestra ha quindi trovato un compromesso su una risoluzione neutra priva del termine “riarmo”, cercando di armonizzare le diverse opinioni dei partiti alleati. Giorgia Meloni si oppone fermamente all’invio di soldati in Ucraina e all’utilizzo dei fondi di coesione per l’acquisto di armi. Fratelli d’Italia non esclude completamente la partecipazione a missioni internazionali sotto l’egida dell’ONU.

  • Giorgia Meloni – Premier
  • Guido Crosetto – Ministro della Difesa
  • Massimiliano Romeo – Capogruppo Lega al Senato
  • Raffaele Nevi – Portavoce Forza Italia

Posizioni delle opposizioni

Nell’ambito del Partito Democratico, la ricerca di un compromesso appare complessa. I membri si sono riuniti per discutere le posizioni da adottare riguardo alla risoluzione da presentare. La linea guida rimane quella del sostegno alla difesa comune e del rifiuto netto al riarmo.

Strategie delle forze politiche

I gruppi parlamentari stanno lavorando per affinare le parole da utilizzare nel testo della risoluzione. Vi è anche la possibilità che la minoranza dem possa appoggiare la proposta avanzata da Azione, che riprende il contenuto votato in Europarlamento.

  • Peppe Provenzano – Responsabile Esteri PD
  • Chiara Braga – Capogruppo Camera PD
  • Francesco Boccia – Capogruppo Senato PD
  • Nicolò Fratoianni – Alleanza Verdi e Sinistra
  • Riccardo Magi – Segretario Più Europa
  • Matteo Renzi – Italia Viva

I partiti dell’opposizione come M5S e Avs hanno dichiarato un deciso no al piano di von der Leyen, proponendo investimenti alternativi in settori quali sanità e occupazione. Le divergenze tra le varie forze politiche rendono incerta la situazione politica attuale.