Morte di Simonetta Kalfus: inchiesta sull’intervento di liposuzione a 62 anni

La recente scomparsa di Simonetta Kalfus ha sollevato interrogativi e preoccupazioni riguardo alla sicurezza degli interventi di chirurgia estetica. La donna, di 62 anni, si era sottoposta a una liposuzione in un ambulatorio privato a Pomezia il 6 marzo, ma pochi giorni dopo è stata ricoverata in coma presso l’ospedale Grassi di Ostia, dove è deceduta il 18 marzo.

intervento e complicazioni

Simonetta Kalfus aveva deciso di operarsi per migliorare la propria immagine, sottoponendosi a un intervento che interessava le cosce e i glutei. Già dal giorno successivo all’operazione, ha iniziato a manifestare sintomi preoccupanti, come dolori intensi e reazioni fisiche anomale. Questo ha portato al suo trasferimento all’ospedale Grassi.

indagini avviate

A seguito del decesso della donna, i carabinieri di Ardea hanno aperto un’indagine per chiarire le circostanze legate all’intervento. La figlia della vittima ha presentato denuncia contro i medici coinvolti nell’operazione. La salma è stata trasferita al policlinico di Tor Vergata per eseguire l’autopsia necessaria.

messaggi di cordoglio

Dopo la notizia della sua morte, numerosi messaggi di cordoglio sono stati espressi sui social media da amici e conoscenti. Alcuni dei commenti più toccanti includono:

  • “Cara Simonetta Kalfus la tua scomparsa mi addolora…”
  • “Simonetta Kalfus, avendoti conosciuto mi ha fatto piacere…”
  • “Da poco ho letto la notizia amica mia Simonetta Kalfus sono addolorato…”

L’accaduto evidenzia l’importanza della sicurezza nei trattamenti estetici e la necessità di monitorare attentamente gli effetti post-operatori.