Moussa sangare in processo per maltrattamenti a madre e sorella: le novità sulla perizia del killer di sharon verzeni

Il processo che coinvolge Moussa Sangare, accusato di maltrattamenti nei confronti della madre e della sorella, ha preso avvio. Il 30enne, attualmente detenuto per l’omicidio di Sharon Verzeni, sarà sottoposto a un’ulteriore perizia psichiatrica.
il caso di moussa sangare
Moussa Sangare è già sotto accusa per l’omicidio di Sharon Verzeni e ora affronta un nuovo procedimento legale a Bergamo. La sua detenzione presso il carcere di San Vittore è iniziata alla fine di agosto, in seguito all’omicidio della 33enne avvenuto a Terno d’Isola. L’attivazione del Codice Rosso è scaturita dalla terza denuncia presentata dalle sue familiari circa tre mesi prima del crimine. L’avvocato Giacomo Maj ha richiesto e ottenuto un rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica, la cui nomina dovrebbe essere conferita alla psichiatra Giuseppina Paulillo il prossimo 9 aprile.
il processo per maltrattamenti
Nella giornata odierna, venerdì 14 maggio, Sangare si è presentato in tribunale con il proprio legale per rispondere alle accuse di maltrattamenti nei confronti della madre e della sorella. Quest’ultime hanno deciso di non costituirsi parti civili e hanno sporto tre denunce: due nel 2023 archiviate e una terza nel maggio 2024.
le denunce
Secondo quanto riportato dalla sorella, l’8 maggio dell’anno scorso, Sangare avrebbe minacciato la giovane con un coltello mentre era intenta ad ascoltare musica in cucina. In seguito, le avrebbe inferto due pugni al volto provocandole una ferita al labbro. Nella denuncia si fa menzione anche di insulti e minacce mortali accompagnate da continue richieste economiche rivolte alla madre.
l’attivazione del codice rosso
Dopo l’ultima denuncia, il Codice Rosso è stato attivato dalla pm Laura Cocucci che ha disposto l’allontanamento di Sangare dall’abitazione familiare. Il 30enne sarebbe tornato verso metà giugno occupando un appartamento nello stesso condominio. Il tragico evento che ha portato all’omicidio di Sharon Verzeni si è verificato il 30 luglio quando Sangare l’ha aggredita alle spalle durante la notte; fu arrestato un mese dopo.
la seconda perizia psichiatrica
Il 25 febbraio scorso, l’avvocato Maj ha richiesto una perizia psichiatrica anche nel contesto del processo relativo ai maltrattamenti familiari. La Procura ha indicato nuovamente la psichiatra Giuseppina Paulillo come professionista incaricato dell’esame psicologico. La gup Maria Beatrice Parati ha rinviato l’udienza al 9 aprile per formalizzare tale incarico.