Nidi degli uccelli di amsterdam: plastica vecchia di oltre 30 anni

La crescente presenza di plastica nell’ambiente ha portato a conseguenze inaspettate, influenzando anche la vita degli animali. Un esempio emblematico è rappresentato dai nidi delle folaghe ad Amsterdam, che si sono adattati all’urbanizzazione utilizzando materiali non convenzionali per costruire le loro abitazioni. La ricerca condotta su questo fenomeno offre uno spaccato interessante sulle interazioni tra specie e rifiuti umani.
nidi di folaga: un mix di natura e plastica
I nidi delle folaghe (Fulica atra) galleggiano nei canali di Amsterdam, apparendo inizialmente come semplici strutture naturali. Un’analisi più attenta rivela una sorprendente quantità di materiale plastico, inclusi oggetti risalenti agli anni ’90, come mascherine chirurgiche e involucri alimentari. Questo cambiamento nella composizione dei nidi è stato documentato in uno studio condotto da Auke-Florian Hiemstra, ricercatore presso il Naturalis Biodiversity Center.
l’analisi dei nidi
Nel 2021, il team di Hiemstra ha esaminato 15 nidi, scoprendo che molti contenevano centinaia di pezzi di plastica stratificati nel tempo. Alcuni reperti rinvenuti includevano:
- Incarta di dolci con pubblicità dei mondiali del 1994;
- Scatole di hamburger McDonald’s risalenti al 1996;
- Mascherine usate durante la pandemia.
plastica: vantaggio o rischio per le folaghe?
L’integrazione della plastica nei nidi potrebbe offrire alcuni benefici alle folaghe, consentendo loro di risparmiare tempo e risorse energetiche durante la nidificazione. L’utilizzo della plastica comporta notevoli rischi per i pulcini, che possono restare impigliati o ingerire frammenti tossici.
un comportamento adattivo
Secondo Hiemstra, questa tendenza rappresenta una prova della straordinaria capacità delle folaghe di adattarsi alla vita urbana. Sebbene molti esperti vedano questo fenomeno come preoccupante, può essere interpretato anche come un segno di creatività nelle strategie costruttive degli uccelli.
I nidi raccolti saranno esposti al Museon-Omniversum, evidenziando l’impatto umano sull’ambiente attraverso la lente dell’Antropocene. I nidi delle folaghe raccontano storie stratigrafiche sui rifiuti e sulla nostra relazione con la plastica.
In sintesi, mentre la plasticità dei materiali disponibili per i nidi aumenta a causa dell’inquinamento urbano, le folaghe continuano a cercare modi per adattarsi e sopravvivere in un ambiente sempre più ostile.