Parto traumatico e sensazione di essere una mamma sbagliata: il racconto di una donna

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La maternità può comportare esperienze complesse e spesso dolorose, come dimostra la storia di Emmeline Saunders, che ha condiviso il suo viaggio attraverso un parto traumatico e le conseguenze emotive che ne sono seguite. La sua testimonianza offre uno spaccato della realtà che molte donne affrontano, mettendo in luce le sfide legate alla nascita e alla connessione con il proprio bambino.

parto traumatico e cesareo d’urgenza

Saunders ha vissuto un’esperienza di parto definita da lei stessa come la più traumatica della sua vita. Dopo 48 ore di travaglio, si è trovata a dover prendere una decisione cruciale dopo aver ricevuto l’informazione che sua figlia non sarebbe sopravvissuta a un parto naturale. Il personale medico le ha dato solo un minuto per firmare il consenso per un cesareo d’urgenza. Questo momento critico ha segnato l’inizio di una serie di eventi che hanno avuto ripercussioni sulla sua salute mentale.

l’impatto psicologico del parto

Dopo l’intervento chirurgico, Saunders ha avvertito un intenso senso di colpa e incapacità nei confronti della propria maternità. Ha descritto sensazioni forti legate all’odore dell’antisettico e alla violenza percepita durante il cesareo, portandola a sentirsi inadatta come madre. Questa esperienza ha generato in lei sentimenti di isolamento e tristezza.

sensi di colpa e difficoltà relazionali

Nelle settimane successive al parto, Saunders ha sperimentato una mancanza di legame immediato con la sua bambina, contrariamente alle aspettative comuni riguardo all’amore materno istintivo. Ha confessato: “Pensavo che avrei amato mia figlia dal primo sguardo, ma ho pianto incessantemente nelle prime settimane“. Questo stato d’animo l’ha portata a dipendere dal supporto del partner e degli amici per affrontare il nuovo ruolo genitoriale.

la ricerca del recupero emotivo

A distanza di tempo dalla nascita della sua bambina, Saunders sta lentamente ritrovando serenità grazie ai momenti felici trascorsi insieme. Le risate della figlia rappresentano per lei una fonte di forza e motivazione nel processo di guarigione.

la prospettiva della psicologa

Marie Derome, psicoterapeuta infantile, ha offerto una riflessione sul tema delle esperienze materne diverse tra loro. Secondo la psicologa, ogni donna porta con sé i propri traumi, influenzando così la percezione del legame con il neonato. Uscire dall’ospedale con un bambino è paragonabile a ricevere occhiali sporchi: quanto più sono stati traumatizzanti gli eventi passati, tanto più difficile sarà vedere chiaramente il proprio piccolo.

  • Emmeline Saunders – mamma e scrittrice
  • Marie Derome – psicoterapeuta infantile
  • Miriamo al supporto comunitario per i neogenitori
  • Evidenza dei bisogni emotivi delle madri post-parto