Paura di fare del male al bebè: il disturbo ossessivo compulsivo post parto spiegato da una psichiatra

Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) nel periodo post-partum rappresenta una condizione seria e debilitante, che richiede attenzione specialistica. Le donne colpite da questo disturbo spesso si sentono inadeguate e si impegnano in controlli ripetuti per garantire il benessere del proprio bambino. La psichiatra Nicoletta Giacchetti offre un’analisi approfondita su questa problematica.
disturbo ossessivo compulsivo nel post-partum
Per molte madri, il momento del sonno del neonato può trasformarsi in un vero e proprio incubo. La paura di non aver posizionato correttamente il bambino o il terrore che possa smettere di respirare portano a controlli incessanti. Alcune madri, mentre scendono le scale con il bambino in braccio, sono sopraffatte dalla visione allarmante di un possibile incidente. La dottoressa Giacchetti spiega come queste ansie possano rendere la maternità un’esperienza estremamente difficile.
come si manifesta il disturbo
Il DOC è caratterizzato da pensieri intrusivi che generano ansia nelle donne colpite. Per alleviare questa ansia, le madri adottano comportamenti compulsivi, come controllare ripetutamente se la finestra è chiusa o se il bambino respira correttamente. Questo ciclo di controllo può diventare estremamente invalidante.
l’impatto della gravidanza sul DOC
Durante la gravidanza, le paure possono intensificarsi per le donne già predisposte al DOC o con una personalità ossessiva. Il timore per la sicurezza del bambino porta a verifiche costanti che aumentano lo stress sia per la madre che per il neonato.
- Pensieri intrusivi riguardo alla sicurezza del bambino
- Controllo continuo delle condizioni del piccolo
- Tendenza a svegliare il neonato per accertarsi della sua salute
- Pensieri legati alla pulizia degli ambienti circostanti
differenze tra DOC e personalità ossessiva
Mentre il DOC è considerato un disturbo psichiatrico che richiede trattamento farmacologico, una personalità ossessiva è più una tendenza comportamentale meno invasiva. Entrambe le condizioni possono portare a fantasie dannose nei confronti del bambino e a stati d’ansia elevati.
h3>sintomi e segnali di allerta
I sintomi includono:
- Anxiety persistente riguardo alla cura del bambino
- Sensi di colpa costanti sulla propria capacità genitoriale
- Difficoltà nel delegare compiti ad altri caregiver
quando cercare aiuto professionale
È fondamentale riconoscere quando i sintomi diventano evidenti. Se si sospetta un DOC preesistente aggravato dalla maternità, è essenziale consultare uno psichiatra qualificato. In caso contrario, se si tratta solo di tratti della personalità ossessiva, una consulenza psicologica può aiutare nella gestione dei comportamenti problematici.
sostenere le mamme durante il percorso
Cercare supporto esterno risulta cruciale; avere attorno persone pronte ad offrire aiuto permette alle madri di affrontare meglio l’ansia associata al loro nuovo ruolo senza sentirsi sole nella gestione delle proprie paure.