Perizia sulla morte di ramy elgaml: vernice blu, frenata e testimone analizziamo i dettagli

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La recente perizia cinematica ha fornito una dettagliata analisi dell’inseguimento avvenuto tra i Carabinieri e il motorino condotto da Fares Bouzidi, con a bordo Ramy Elgaml, che purtroppo ha portato alla morte del giovane. L’ingegnere Domenico Romaniello ha esaminato la dinamica dell’incidente, chiarendo alcuni aspetti cruciali riguardo al contatto tra i veicoli.

analisi della dinamica dell’inseguimento

Secondo quanto riportato nella perizia, la vernice blu rinvenuta sul motorino non sarebbe il risultato di un “contatto preliminare”, bensì dello scontro avvenuto poco prima della caduta. In particolare, si evidenzia che Fares Bouzidi avrebbe frenato e sterzato a destra, interrompendo bruscamente la curva e dirigendosi verso la discesa pedonale.

eventi precedenti all’incidente

Il 24 novembre scorso, Ramy Elgaml, 19 anni, si trovava a bordo di uno scooter Tmax quando è stato inseguito dai Carabinieri. La consulenza tecnica ha approfondito l’ipotesi di un presunto speronamento tra le due vetture prima che lo scooter scivolasse sull’asfalto. Questa teoria è stata respinta dall’ingegnere Romaniello.

speronamento negato dalla perizia

L’analisi ha messo in luce come non ci sia stata alcuna interazione fra i mezzi prima dell’impatto. Le telecamere non hanno registrato l’accaduto nel punto critico; pertanto, qualsiasi contatto preliminare è stato escluso. L’ingegnere ha specificato che l’ipotesi di un contatto nella zona non coperta dalle telecamere era errata.

dettagli sugli impatti e sulle conseguenze

I contatti tra le due vetture sarebbero avvenuti solo poco prima della caduta dello scooter. Il primo impatto si sarebbe verificato tra la targa della moto e il paraurti dell’auto dei Carabinieri, seguito da ulteriori contatti che hanno causato graffi sulla carrozzeria del motorino.

  • Fares Bouzidi – conducente dello scooter
  • Ramy Elgaml – passeggero deceduto
  • Domenico Romaniello – ingegnere perito incaricato
  • Omar – testimone oculare e conducente Uber

il ruolo del testimone nell’incidente

Un testimone chiave è Omar, il quale stava riprendendo l’incidente con il suo cellulare. Egli ha riferito di essere stato avvicinato da due Carabinieri dopo l’accaduto e invitato a cancellare le sue registrazioni. La verifica effettuata sul suo dispositivo ha confermato che la telecamera era attiva al momento dello schianto.

  • Testimonianza di Omar sulla richiesta dei Carabinieri
  • Cancellazione sospetta delle registrazioni dal cellulare
  • Presenza delle luci di una volante nel video cancellato