Piero Marrazzo parla delle donne trans danneggiate dalla sua vicenda

Nel corso dell’ultima puntata di Verissimo, il giornalista Piero Marrazzo ha affrontato i temi legati allo scandalo che lo ha coinvolto nel 2009, un episodio che ha segnato profondamente la sua vita e carriera. Marrazzo ha condiviso la sua esperienza personale attraverso il libro intitolato Storia senza eroi, dove analizza le sue sofferenze e il percorso di rinascita intrapreso dopo le dimissioni da Presidente della Regione Lazio.
lo scandalo del 2009
La vicenda è emersa il 23 ottobre 2009, quando si diffuse la notizia del ricatto subito da Marrazzo da parte di quattro carabinieri. Questi ultimi avevano in possesso un video compromettente che mostrava l’incontro tra l’allora Presidente del Lazio e una ragazza transessuale, con evidenti riferimenti all’uso di sostanze stupefacenti. Durante l’intervista, la conduttrice Toffanin ha chiesto a Marrazzo come avesse affrontato questa doppia vita, rimanendo in silenzio rispetto alla propria famiglia:
“C’era questa parte di me che non riuscivo a confessare alla mia famiglia… Avevo una vita parallela e quando un uomo si comporta così è un vigliacco.”
il supporto delle figlie
Nell’intervista, Marrazzo ha sottolineato quanto sia stato fondamentale il supporto delle sue tre figlie – Giulia, Diletta e Chiara – nel processo di recupero della propria dignità:
“Le mie figlie dimostrano che possono prendere per mano un padre che è caduto… Non sarei qui se loro non mi avessero detto ‘mo basta’.”
le vere vittime: le donne transessuali
Con la pubblicazione del suo libro e la sentenza della Corte di Cassazione che lo riconosce vittima di un complotto orchestrato da carabinieri infedeli, Marrazzo ha cercato di riportare alla luce la verità su quanto accaduto. Ha messo in evidenza come le vere vittime siano state le donne transessuali coinvolte nella vicenda:
“Oggi il muro è caduto… Le vere vittime sono le donne transessuali perché loro sono rimaste lì, mentre io sono qui a parlarne.”
Ospiti presenti nell’intervista
- Piero Marrazzo
- Tina Cipollari (non presente ma menzionata)