Ponte sullo Stretto: il progetto in stallo senza la firma del ministro Pichetto

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina sta affrontando un ulteriore ritardo a causa dell’assenza della firma del ministro Pichetto Fratin riguardo alla Valutazione di impatto ambientale. Questo passaggio è cruciale per poter inviare il progetto al Cipess per l’approvazione finale.
ritardi nel progetto del ponte
Il Ponte sullo Stretto era previsto avesse l’avvio dei lavori già la scorsa estate, e successivamente entro la fine dell’anno, secondo le dichiarazioni di Matteo Salvini. Negli ultimi mesi, ad ottobre, si era registrato un apparente progresso, con il via libera del progetto da parte della commissione Via-Vas del ministero dell’Ambiente. Un nuovo stop è emerso, come riportato dalla Repubblica.
motivi dello stop
Il problema principale è legato alla firma di un decreto necessario per concludere la Valutazione di impatto ambientale da parte del ministro Pichetto Fratin. Occorre dapprima un ulteriore passaggio in Consiglio dei ministri per informare l’Unione europea riguardo alle compensazioni ambientali, che attualmente non sono ritenute adeguate. La valutazione dello scorso novembre è stata accompagnata da 62 prescrizioni che il progetto deve rispettare.
compensazioni e prescrizioni
Tra le prescrizioni, sono emerse delle criticità con le mitigazioni ambientali ritenute insufficienti. In particolare, il focus è sulle compensazioni per le aree di interesse ambientale, più specificamente quelle designate come SIC, sotto regolamentazione europea. Di conseguenza, la società Stretto di Messina spa è stata costretta a presentar nuovi documenti alla commissione per ulteriori valutazioni.
prossimi passi per la valutazione
Un ulteriore aspetto mancante è il documento che giustifichi la necessità della deroga a una serie di vincoli ambientali, requisito che deve essere firmato dai ministeri dell’Interno, Salute, Infrastrutture e Protezione civile. Dopo questo passaggio, sarà necessario un nuovo incontro al Consiglio dei ministri.
Successivamente, il ministro Pichetto Fratin potrà firmare il decreto da comunicare a Bruxelles, riguardo alle compensazioni sulle aree SIC. Occorre notare che la Commissione europea potrebbe avanzare obiezioni, chiedendo modifiche alle compensazioni se ritenute inadeguate. Tale situazione è particolarmente critica per alcune aree SIC, dove le compensazioni potrebbero risultare tecnicamente impossibili.
conseguenze per il progetto
In assenza della Valutazione di impatto ambientale, il progetto non potrà procedere al Cipess per il via libera definitivo, inizialmente previsto entro il 31 dicembre. Solo superati questi step sarà possibile avviare la redazione del progetto esecutivo, un’attività che richiederà almeno sei mesi per recepire tutte le osservazioni del comitato scientifico e del Mase. È importante evidenziare che alla fine della procedura, il progetto potrebbe subire ulteriori blocchi a causa di ricorsi da parte di cittadini e associazioni. Il primo atto impugnabile sarà l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess.