Processo saman abbas, la testimonianza emozionante della mamma in aula

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Il processo d’appello per l’omicidio di Saman Abbas ha raggiunto la sua quarta udienza, nella quale è emersa una testimonianza cruciale da parte della madre, Nazia Shaheen. Condannata all’ergastolo in primo grado, la donna ha espresso il suo dolore e la sua innocenza riguardo alla scomparsa della figlia.

Le dichiarazioni della madre di Saman

Nazia Shaheen ha rilasciato un’intervista emotiva durante l’udienza, affermando: “Siamo usciti insieme, ho visto Saman camminare velocemente e poi l’ho vista sparire”. Queste parole evidenziano il dramma vissuto dalla madre dopo la scomparsa della figlia avvenuta tra il 30 aprile e l’1 maggio 2021 nelle campagne di Novellara.

Un racconto carico di emozione

La donna ha descritto come si senta oppressa dalla depressione e dal dolore. Ha richiesto la sospensione dell’udienza per poter esprimere ulteriormente i suoi sentimenti. Ha raccontato che Saman desiderava tornare in comunità quella sera, ma lei e il marito avevano cercato di convincerla a restare a casa.

  • Saman Abbas – vittima
  • Nazia Shaheen – madre di Saman
  • Shabbar Abbas – padre di Saman
  • Ali – fratello minore di Saman
  • Danish Hasnain – zio di Saman
  • Ikram Ijaz – cugino di Saman
  • Nomanhulaq Nomanhulaq – cugino di Saman

L’intervento del padre Shabbar Abbas

Dopo le dichiarazioni della moglie, anche Shabbar Abbas ha preso parola, ribadendo che né lui né Nazia hanno ucciso la loro figlia. Ha esposto il proprio profondo dolore per quanto accaduto e ha descritto gli eventi precedenti alla scomparsa di Saman.

I dettagli forniti dal padre

Shabbar ha narrato che prima della scomparsa ci fu una chiamata da parte della figlia. Ha sottolineato che non vi era stata alcuna violenza da parte loro nei confronti della ragazza e che non conosceva le circostanze precise del suo allontanamento.

Situazione attuale del processo d’appello per l’omicidio di Saman Abbas

L’udienza odierna segna un importante passo nel processo d’appello. Sono presenti in aula tutti i cinque imputati coinvolti nel caso: oltre ai genitori condannati all’ergastolo, anche lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.

  • Nazia Shaheen – condannata all’ergastolo
  • Shabbar Abbas – condannato all’ergastolo
  • Danish Hasnain – condannato a 14 anni in primo grado
  • Ikram Ijaz – assolto in primo grado
  • Nomanhulaq Nomanhulaq – assolto in primo grado