Protesta e incendio nel carcere minorile beccaria di milano: cinque intossicati

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Un evento allarmante si è verificato la scorsa notte presso il carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, dove alcuni detenuti hanno dato fuoco a materassi come forma di protesta. Questo gesto ha portato a un incendio che ha coinvolto diversi ragazzi e un agente di polizia penitenziaria, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco e dei servizi sanitari.

incendio doloso al carcere minorile

Nella notte tra il 12 e il 13 marzo 2025, i detenuti del carcere minorile Cesare Beccaria hanno appiccato un incendio doloso utilizzando materassi e altri oggetti. L’allerta è stata lanciata poco dopo la mezzanotte, quando i vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire in via Calchi Teggi, nella periferia sud-ovest della città.

intervento dei vigili del fuoco

I pompieri sono riusciti a domare rapidamente le fiamme. Contestualmente, è stata attivata la centrale operativa dell’Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza (Areu) della Lombardia per inviare gli operatori del 118 sul luogo dell’incidente.

sintomi da intossicazione: i soccorsi

Dopo lo spegnimento dell’incendio, i medici e paramedici hanno prestato assistenza a cinque persone: quattro detenuti (tre di 17 anni e uno di 15) e un agente di polizia penitenziaria di 31 anni. Tutti presentavano sintomi da intossicazione causati dai fumi tossici generati dall’incendio.

trasferimenti ospedalieri

I quattro ragazzi sono stati trasportati agli ospedali San Paolo e Fatebenefratelli, mentre l’agente è stato trasferito all’ospedale San Carlo. Fortunatamente, nessuno di loro risulta essere in condizioni critiche.

indagini in corso dai carabinieri

Sul posto sono giunti anche i Carabinieri per avviare le indagini necessarie a chiarire le circostanze esatte dell’accaduto e determinare eventuali responsabilità da parte dei detenuti coinvolti nell’incidente.

  • Carcere minorile Cesare Beccaria – Milano
  • Pompieri intervenuti sul posto
  • Operatori del 118 – Areu Lombardia
  • Detenuti coinvolti: tre ragazzi di 17 anni e uno di 15
  • Agente polizia penitenziaria – 31 anni
  • Carabinieri per indagini successive