Racconti da Gaza di MSF ed Emergency su corpi di bambini e donne

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La situazione a Gaza ha raggiunto livelli critici, con un numero crescente di feriti e vittime a causa degli attacchi aerei. Le organizzazioni umanitarie, come Medici Senza Frontiere ed Emergency, stanno affrontando enormi difficoltà nel fornire assistenza ai tanti pazienti che si affollano negli ospedali.

l’emergenza sanitaria negli ospedali di MSF

Le testimonianze delle ONG presenti nella Striscia evidenziano la gravità della crisi. Secondo Medici Senza Frontiere, l’ospedale Nasser ha registrato un afflusso di 55 morti e 113 feriti. A Deir Al Balah, il campo di emergenza ha accolto 10 feriti, mentre all’ospedale Al Aqsa sono stati segnalati 20 decessi e 68 feriti. Inoltre, nella clinica MSF di Attar ad Al-Mawasi sono stati trattati 26 feriti, tre dei quali in condizioni critiche e successivamente trasferiti all’ospedale Nasser.

Testimonianza dei medici sul campo

Claire Nicolet, responsabile dell’emergenza per MSF a Gaza, ha descritto la terribile esperienza vissuta: “Alle due del mattino abbiamo sentito pesanti bombardamenti per circa venti minuti. L’attacco è stato massiccio: raid aerei, artiglieria pesante e droni hanno colpito tutta Gaza”. La situazione nelle strutture sanitarie è critica: “Gli ospedali sono sopraffatti e non è chiaro se sia sicuro spostarsi”, ha aggiunto Nicolet.

Condizioni disastrose nei pronto soccorso

Il Dottor Mohammad Qishta dell’ospedale Nasser ha dichiarato: “Il pronto soccorso versa in condizioni disastrose. Ci sono corpi e parti di corpi, principalmente bambini e donne”. La confusione tra la popolazione è palpabile; molti si recano in ospedale solo per cercare riparo.

sospensione delle attività da parte di emergency

Anche Emergency sta affrontando una situazione difficile. L’organizzazione italiana ha sospeso temporaneamente gli spostamenti del proprio personale per garantire la sicurezza degli operatori sia nazionali che internazionali. Di conseguenza, le attività della clinica aperta a gennaio nell’area al-Qarara sono attualmente ferme.

La paura torna tra la popolazione

“Dopo mesi di tregua si torna ad avere paura”, ha affermato Giorgio Monti, coordinatore medico di Emergency a Gaza. La clinica rimane chiusa poiché non ci sono le condizioni necessarie per operare in sicurezza. Prima della tregua esisteva una procedura che garantiva movimenti sicuri; ora queste misure non sono più valide.

Servizi offerti da emergency

  • Primo soccorso
  • Assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini
  • Attività ambulatoriali di salute riproduttiva
  • Follow-up infermieristico post-operatorio
  • Stabilizzazione delle emergenze medico-chirurgiche
  • Trasferimento presso strutture ospedaliere