Rapporto Caritas 2023: Emergente crisi di lavoro e alloggio in Campania

La situazione socio-economica in Campania presenta scenari preoccupanti, come evidenziato dal recente rapporto Caritas sulla povertà. Dati impietosi rivelano una crescita allarmante in ambito di povertà, occupazione e salute, accentuando l’emergenza abitativa presente nella regione.
povertà e occupazione in campania
Il rapporto mette in luce i due principali drammatici problemi sociali, ovvero il lavoro e la casa. La Campania risulta all’ultimo posto in termini di aspettativa di vita e benessere mentale, e occupa il secondo posto per lavoro nero, con un tasso che supera il 16%. La direttrice della Caritas di Napoli, suor Marisa Pitrella, ha dichiarato che il numero di donne e bambini che si rivolgono alla Caritas è aumentato, portando a una trasmissione intergenerazionale della povertà. La disoccupazione colpisce duramente la regione, con un tasso di occupazione del 44%, ben al di sotto della media nazionale.
assistenza e servizi caritas
Sono oltre 40.000 le persone that have ricevuto aiuto dai centri Caritas in Campania, distinguendosi notevolmente dalle statistiche nazionali. Le richieste di sostegno provengono principalmente da italiani, a causa di problematiche lavorative e abitative. Suor Marisa ha esortato le istituzioni e la cittadinanza a unirsi per creare opportunità lavorative regolari.
emergenza abitativa in crescita
Un fenomeno allarmante è l’aumento dell’emergenza abitativa, con un incremento del 15% delle richieste di aiuto per alloggi. La Caritas ha registrato un incremento delle persone senza fissa dimora non solo tra migranti, ma anche tra gli italiani. Le sfratti quotidiani, spesso dovuti a decisioni di locatari di trasformare le case in B&B, stanno contribuendo a questa crisi.
salute e benessere nella regione
La Campania presenta anche dati preoccupanti riguardanti la salute. Gli uomini hanno un’aspettativa di vita di 79 anni e le donne di 83 anni, mentre il settore della salute mentale è fortemente in crisi. Le lunghe liste d’attesa per le cure mediche e l’incapacità di accesso ai servizi sanitari privati contribuiscono a far aumentare il tasso di mortalità evitabile. Ulteriore problematicità deriva dalla diminuzione dei sussidi e un supporto insufficiente per le famiglie in difficoltà, in particolare per quanto riguarda l’emergenza abitativa.