Risolvere avs: diritti umani e transizione ecologica nella politica europea

In preparazione del prossimo Consiglio Europeo, il gruppo AVS ha presentato una risoluzione che respinge il piano ReArmEU e propone un modello di difesa europea più integrato, sostenibile e rispettoso dei diritti umani. La proposta include anche l’immediato cessate il fuoco a Gaza, il rafforzamento dei settori sociali e un impegno per una transizione ecologica giusta.
Rifiuto del piano rearmeu e ricerca di un nuovo modello di difesa
Il gruppo AVS si oppone decisamente al piano ReArmEU proposto dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, chiedendo il suo rigetto in sede di Consiglio Europeo. Secondo AVS, tale piano potrebbe incentivare l’aumento delle capacità militari nazionali anziché promuovere una difesa collettiva più efficiente tra gli Stati membri. La richiesta è quella di evitare un approccio individualista nel campo della difesa e favorire invece uno sforzo congiunto per ridurre spese inutili. Inoltre, nel caso venissero introdotti nuovi strumenti finanziari per la difesa, dovrebbe essere scelta una base giuridica alternativa all’articolo 122 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, garantendo maggiore trasparenza.
Uso responsabile dei fondi e tutela dei settori sociali
Un aspetto fondamentale della risoluzione riguarda la gestione dei fondi europei. AVS si impegna a proteggere i fondi di coesione affinché non vengano utilizzati per finanziare armamenti; le risorse pubbliche devono prioritariamente sostenere sanità, istruzione e transizione ecologica. Si richiede inoltre che non siano consentite deroghe alle normative sulla governance economica europea per l’acquisto di armi.
Promozione di una difesa autonoma e soluzioni diplomatiche per l’ucraina
Un altro tema centrale è la necessità di una difesa autonoma europea. AVS sostiene che sia necessario rivedere i rapporti con alleanze militari come la NATO per ottenere maggiore autonomia strategica. In merito alla guerra in Ucraina, viene richiesto un cambio di strategia in favore della ricerca di soluzioni diplomatiche piuttosto che belliciste. L’Unione Europea dovrebbe mediarsi per un cessate il fuoco formale sotto l’egida delle Nazioni Unite, pur mantenendo l’impegno verso la popolazione civile ucraina senza inviare truppe o potenziare supporto militare.
Palestra e diritti umani
Nella risoluzione sono inclusi anche impegni riguardanti il conflitto israelo-palestinese: AVS chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina, opponendosi a qualsiasi espulsione dei palestinesi da Gaza e Cisgiordania. Viene inoltre richiesto sostegno al piano egiziano per la ricostruzione di Gaza e misure contro le violazioni dei diritti umani da parte del governo israeliano. Il documento condanna fermamente le operazioni militari israeliane contro i civili palestinesi.
Sostenibilità e transizione ecologica
L’impegno verso la transizione ecologica è cruciale nella risoluzione. AVS sottolinea l’importanza di allineare gli strumenti finanziari europei agli obiettivi del Green Deal, chiedendo che parte significativa dei fondi previsti dal piano ReArmEU venga destinata al fondo sociale per il clima, garantendo così una transizione equa.