Risto-pescheria chiusa in via dei Tribunali per cucine sporche e cibi vicino ai rifiuti

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Recenti operazioni di controllo da parte della Polizia Locale e dell’ASL hanno portato alla chiusura di un’attività commerciale a Napoli, dove sono stati rinvenuti gravi problemi igienico-sanitari e alimenti mal conservati. La situazione ha destato preoccupazione per la salute pubblica, poiché i cibi venivano serviti a turisti inconsapevoli.

sequestro di alimenti non tracciati

Durante il blitz condotto dalla Polizia Locale, in collaborazione con l’ASL Napoli 1 Centro, è stata chiusa una risto-pescheria situata in via dei Tribunali. Gli ispettori hanno trovato cucine sporche e alimenti non tracciati, riposti in condizioni inadeguate, talvolta vicino ai bidoni della spazzatura. Il titolare dell’attività era già stato sanzionato nel 2024 per violazioni simili, ma ha continuato a operare senza le necessarie autorizzazioni.

violazioni riscontrate

  • Mancanza di differenziazione dei rifiuti
  • Assenza di cartellonistica antifumo
  • Occupazione abusiva del suolo pubblico con tavoli e sedie

sequestro di pesce e crostacei

A seguito delle irregolarità riscontrate, l’ASL ha disposto il sequestro di 45 kg di prodotti ittici e preparazioni gastronomiche. L’attività è stata sospesa immediatamente a causa delle carenti condizioni igieniche. Le attrezzature utilizzate non soddisfacevano i requisiti previsti dalla normativa vigente.

precedenti controlli nel 2024

L’operazione si inserisce in un ampio programma di vigilanza sulle attività commerciali da parte del Comando Generale della Polizia Locale. Già nel 2024, la risto-pescheria era stata oggetto di un’ispezione che aveva evidenziato gravi irregolarità: il titolare aveva trasformato l’attività originariamente autorizzata come pescheria in un vero e proprio ristorante senza le dovute licenze.

sanzioni precedenti

  • Sanzione amministrativa di circa 8mila euro
  • Segnalazione all’ASL competente e al Suap per diffida a non ripetere le violazioni

Pochi mesi dopo la prima ispezione, i controlli hanno rivelato che il commerciante continuava a violare le normative sanitarie. I funzionari ASL hanno constatato pessime condizioni igieniche nella gestione degli alimenti: molluschi e diverse specie ittiche erano conservati in modo improprio, senza etichettatura o tracciabilità.

condizioni igieniche precarie

  • Cucina sporca con attrezzature arrugginite
  • Mancanza d’acqua calda per la pulizia degli utensili
  • Pescato scongelato con metodi inadeguati accanto ai bidoni dei rifiuti

L’intervento delle autorità locali sottolinea l’importanza del rispetto delle normative sanitarie per garantire la salute dei consumatori e mantenere standard adeguati nelle attività commerciali.