Rkomi difende l’autotune: ecco perché non è solo una scelta stilistica

Il programma televisivo “Splendida Cornice” ha recentemente ospitato Rkomi, il noto cantante, che ha condiviso le sue riflessioni sull’uso dell’autotune e sul suo distintivo stile di canto definito “in corsivo”. Durante l’intervista, il tema delle critiche ricevute per la sua pronuncia è stato affrontato con leggerezza e autoironia.
Rkomi e il suo approccio all’autotune
Nella puntata andata in onda il 20 marzo su Rai 3, Rkomi si è esibito con un brano presentato al Festival di Sanremo 2025. La conduttrice Geppi Cucciari ha sollevato la questione delle critiche sui social riguardo al modo in cui il cantante pronuncia le parole nel pezzo “Il ritmo delle cose”. Nonostante i commenti scherzosi e le imitazioni, Rkomi ha mantenuto un atteggiamento positivo, affermando: “Credo che sia stato tutto positivo, no? Sono stato nella mente di qualche persona“. Questo dimostra come l’artista riesca a trasformare le critiche in opportunità di crescita personale.
Le dichiarazioni su autotune e stili vocali
Durante l’intervista, Rkomi ha discusso anche dell’uso dell’autotune tra gli artisti contemporanei. Ha sottolineato che se utilizzato come uno strumento creativo piuttosto che come mera correzione, può risultare molto efficace. A questo proposito ha dichiarato:
“Se utilizzato come uno strumento vero e proprio, quindi come un’estensione di sé stessi e non solo come correzione secondo me è funzionale”.
Ispirazione da Lucio Dalla
Rkomi ha citato Lucio Dalla come esempio di utilizzo innovativo dell’autotune nella musica italiana. Ha affermato: “Anche Lucio Dalla ce l’ha insegnato utilizzandolo in un brano molto importante, Kamikaze. A lui nessuno ha detto nulla“, evidenziando così la necessità di una visione più aperta verso le nuove tendenze musicali.
Personaggi presenti nell’episodio
- Rkomi
- Geppi Cucciari
- Lucio Dalla (citato)