Romanian filorusso georgescu fermato per azioni anticostituzionali e finanziamenti falsi

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Recenti sviluppi in Romania hanno portato all’attenzione pubblica la figura di Calin Georgescu, un candidato presidenziale filorusso e anti-NATO. Le sue recenti vicende legali e politiche hanno suscitato notevole interesse e preoccupazione nel panorama politico nazionale.

calin georgescu: accuse e interrogatori

La polizia rumena ha arrestato e interrogato Georgescu, formalizzando contro di lui una serie di accuse gravi. Queste includono l’istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale, oltre a false dichiarazioni riguardanti il finanziamento elettorale. Il candidato, che ha rapidamente guadagnato consensi tra gli elettori, è stato sottoposto a un lungo interrogatorio a Bucarest prima di essere rilasciato.

contesto delle elezioni presidenziali

Nell’ultimo novembre, Georgescu aveva sorpreso tutti vincendo il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania. Tale risultato è stato successivamente annullato dalla Corte costituzionale a causa di sospette interferenze russe a suo favore. Attualmente, il candidato è sotto controllo giudiziario per 60 giorni, con divieto di lasciare il Paese o comunicare con altre persone coinvolte nell’inchiesta.

reati contestati e indagini correlate

Diverse sono le accuse rivolte a Georgescu, tra cui:

  • Azione anticostituzionale
  • Falsificazione del finanziamento della campagna elettorale
  • Costituzione di un’organizzazione fascista o xenofoba
  • Promozione del culto di individui responsabili di genocidio e crimini di guerra
  • Creazione di un’organizzazione antisemita

indagini su altri membri del movimento

A fianco di Georgescu sono state indagate altre 26 persone della sua cerchia. Durante le operazioni condotte dalla procura, sono stati effettuati 47 perquisizioni nelle province di Sibiu, Mureș, Timiș, Ilfov e Cluj. In queste azioni sono stati rinvenuti armi e denaro nascosti.

dichiarazioni dopo l’interrogatorio

Dopo cinque ore trascorse in interrogatorio, Georgescu ha commentato: “Naturalmente le cose non mi sorprendono ma andremo avanti. Sicuramente noi, il popolo, abbiamo questo potere”. Riguardo alla possibilità di ricandidarsi alle prossime presidenziali previste per il 4 maggio ha affermato: “Vedremo”.