Rosalinda Cannavò parla di disturbi alimentari e convincente percorso di guarigione

La puntata del 16 marzo di “Le Iene” ha visto come ospite Rosalinda Cannavò, la quale ha condiviso la sua personale esperienza con i disturbi alimentari. Questo intervento è avvenuto in un momento significativo, a ridosso della giornata internazionale del fiocchetto lilla, dedicata alla sensibilizzazione su tali problematiche.
Il racconto di Rosalinda Cannavò
Durante il suo monologo, l’attrice ha descritto un momento cruciale della sua vita: “Agosto 2018, Sant’Alessio Siculo. Mi sveglio presto, metto su il caffè. Sono stanca, esausta, svuotata. Lo sorseggio piano sperando che quelle poche gocce bastino a riempirmi, ma dentro non ho più niente. Né forza né voglia di vivere. Solo fame.” Queste parole evidenziano una lotta interiore contro l’anoressia e una ricerca incessante della perfezione.
“Per tanto tempo ho vissuto prigioniera di un’idea malata di perfezione. Mi guardavo e non mi riconoscevo. Mi pesavo e non ero mai abbastanza. Mangiavo e mi sentivo in colpa; non mangiavo e mi sentivo forte. Un circolo vizioso che però mi ha tolto tutto: la salute, la serenità e la gioia di vivere.”
Uscire dai disturbi alimentari
Nel suo intervento, Rosalinda Cannavò ha voluto trasmettere un messaggio fondamentale: “Uscire da quell’incubo non è facile ma è possibile. Serve aiuto, coraggio; devi smetterla di nasconderti.” Ha sottolineato l’importanza di chiedere supporto per affrontare questi problemi seri:
- I disturbi alimentari non sono un capriccio;
- Sono una malattia che si può e si deve curare;
- È fondamentale parlare e chiedere aiuto.
Infine, rivolgendosi a chi vive situazioni simili alla sua, ha affermato: “La bellezza non è un numero sulla bilancia, non è resistere alla fame. La vita è molto di più questo e meriti di saperlo.” Questa testimonianza rappresenta un importante passo verso la consapevolezza sui disturbi alimentari.