Salva vita dopo violenza domestica: la storia di una donna coraggiosa in ospedale

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Un episodio di violenza domestica ha portato alla liberazione di una giovane donna grazie all’intervento tempestivo di un’altra persona. La vicenda, che ha avuto luogo a Ferrara, evidenzia la gravità delle situazioni di maltrattamento e l’importanza della solidarietà tra donne.

la storia della vittima

Una ragazza pakistana di 24 anni è giunta in ospedale dopo aver subito maltrattamenti e violenze sessuali da parte del marito, un uomo di 32 anni. Il loro matrimonio era stato combinato e la giovane aveva vissuto per lungo tempo in una condizione di abuso. Grazie al coraggio dimostrato in pronto soccorso, è riuscita a chiedere aiuto a un’altra donna presente nella sala d’attesa.

le condizioni subite dalla giovane

La vittima era costretta a vivere sotto il controllo totale del marito, il quale le impediva di uscire, incontrare altre persone o anche frequentare corsi per imparare l’italiano. In aggiunta, le veniva negato l’accesso al telefono cellulare. Durante uno degli episodi più gravi, il marito avrebbe picchiato la donna e trascinata giù dalle scale. Nonostante ciò, la situazione si aggravava ulteriormente con atti di violenza sessuale, dove l’uomo utilizzava metodi coercitivi per mantenere il controllo sulla moglie.

l’intervento decisivo

Dopo aver subito un ulteriore atto violento, la giovane si è recata in ospedale dove ha trovato il coraggio di raccontare la sua esperienza a un’altra paziente seduta vicino a lei. Utilizzando Google Translate per comunicare senza farsi notare dal marito, è riuscita ad attirare l’attenzione dei sanitari e del Centro Donna Giustizia.

le conseguenze legali

A seguito dell’accaduto, sono stati avviati percorsi protettivi per garantire la sicurezza della vittima mentre sono state avviate indagini nei confronti dell’aggressore. La Procura di Ferrara ha formalizzato accuse contro il 32enne per maltrattamenti in famiglia aggravati e violenza sessuale, fissando un’udienza preliminare per il prossimo 9 aprile.

  • Giovane donna pakistana (24 anni)
  • Marito aggressore (32 anni)
  • Centro Donna Giustizia
  • Sanitari intervenuti
  • Paziente che ha aiutato la vittima