Salvato uno degli uccelli più rari d’Europa dall’estinzione

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La situazione dell’anatra marmorizzata in Europa ha conosciuto significativi cambiamenti negli ultimi anni. Questa specie, un tempo molto diffusa nelle zone umide del Mediterraneo, ha affrontato un drammatico declino numerico che l’ha portata sull’orlo dell’estinzione. Negli ultimi anni, Sono stati attuati progetti di conservazione che hanno dato risultati incoraggianti.

il recupero della popolazione in spagna

Nel 2009, le coppie nidificanti di anatra marmorizzata in Spagna erano ridotte a sole 20 unità, concentrate principalmente in alcune aree specifiche. Grazie all’iniziativa LIFE Cerceta Pardilla, è stato possibile incrementare il numero delle coppie nidificanti a oltre 131 nel recente censimento. Questo progetto europeo ha richiesto più di dieci anni per ottenere tali risultati e si è concentrato sulla protezione degli habitat fragili.

iniziative di conservazione e traguardi raggiunti

Il 2024 ha segnato una pietra miliare con l’acquisto di un’area di 90 ettari nella riserva naturale di El Hondo, aumentando la superficie protetta a 141 ettari. Queste azioni hanno incluso:

  • Ripristino di oltre 2.300 ettari di zone umide;
  • Liberazione in natura di quasi 3.000 individui nati in cattività;
  • Accordi con enti locali e proprietari terrieri per la gestione sostenibile del territorio.

In questo contesto, la specie ha ripreso a nidificare anche dopo lunghi periodi di assenza in diverse regioni spagnole.

la situazione critica in italia

Contrariamente ai progressi osservati in Spagna, la situazione dell’anatra marmorizzata in Italia rimane estremamente fragile. Attualmente ci sono meno di dieci coppie nidificanti, principalmente distribuite tra Sicilia e Sardegna.

fattori che minacciano la sopravvivenza

I motivi alla base della vulnerabilità della popolazione italiana includono:

  • Aree frammentate;
  • Pochi individui disponibili per garantire una riproduzione stabile;
  • Aumento delle minacce ambientali come bonifiche e urbanizzazione.

Vari gruppi e progetti stanno cercando di migliorare gli habitat attraverso interventi mirati e liberazioni controllate. L’esperienza spagnola offre speranza: con sforzi coordinati tra esperti, istituzioni e comunità locali, è possibile garantire un futuro per questa specie rara.