Sanità di prossimità a rebibbia: proposte dei cittadini per una cura inclusiva

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La proposta di istituire un microdistretto sanitario nei quartieri di Rebibbia, Ponte Mammolo e Casal dei Pazzi rappresenta un’iniziativa significativa per il miglioramento dell’assistenza sanitaria nella periferia romana. Questo progetto pilota mira a coinvolgere una popolazione compresa tra le 25.000 e le 30.000 persone, ispirandosi a modelli già attuati con successo in altre città italiane come Trieste e Salerno.

obiettivi del microdistretto sanitario

Il microdistretto si propone di garantire una pianificazione socio-sanitaria più efficace, superando i limiti delle attuali strutture amministrative. Gli attivisti sottolineano che è giunto il momento di espandere questo esperimento, avviato in risposta alla ristrutturazione di Villa Tiburtina, una struttura abbandonata da anni. La riapertura della villa è prevista per maggio 2025, segnando un passo importante verso la creazione di servizi sanitari più accessibili e integrati.

il ruolo delle associazioni locali

Le associazioni operanti nel territorio hanno redatto un documento che descrive dettagliatamente il progetto, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e la comunità. L’attività dello Sportello Sanitario Mammut, che ha assistito oltre 300 persone negli ultimi quattro anni, ha messo in luce le difficoltà nell’accesso ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), dovute principalmente a lunghe attese e complessità burocratiche.

necessità di dialogo con le istituzioni

Per il successo del modello proposto è essenziale un cambiamento radicale nell’approccio delle istituzioni locali (ASL, Distretti, Comuni). Le associazioni richiedono maggiore apertura al dialogo per garantire servizi sanitari accessibili e umanizzati. Un’interazione costante con la popolazione è fondamentale per evitare rigidità burocratiche che ostacolano l’assistenza sanitaria.

richiesta d’incontro con la ASL Roma 2

Durante un’assemblea pubblica tenutasi a Rebibbia, le associazioni hanno inviato una lettera al presidente della ASL Roma 2 Francesco Amato, chiedendo un incontro per discutere il progetto del microdistretto e promuovere una cooperazione tra ASL, municipio e realtà sociali. Resta incerta la natura dei servizi che Villa Tiburtina offrirà dopo la ristrutturazione.

implementazione del progetto pilota

L’obiettivo principale consiste nel realizzare un modello operativo conforme alle riforme introdotte dalla Missione 6C1 del PNRR nel contesto urbano locale. Il microdistretto dovrebbe diventare l’unità funzionale primaria del SSN, responsabilizzandosi sui bisogni locali mentre l’ASL manterrebbe funzioni amministrative generali.

  • Francesco Amato, presidente della ASL Roma 2
  • Sportello Sanitario Mammut
  • Comunità Territoriale Rebibbia-Ponte Mammolo-Casal De’ Pazzi
  • Cittadini delle zone interessate
  • Associazioni locali operanti nel quadrante nord-est di Roma