Santanchè parla di dimissioni in aula: ecco cosa può succedere ora

Recentemente, la Camera dei Deputati ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Questa decisione è avvenuta in un contesto di inchieste giudiziarie che coinvolgono la ministra per presunti reati di falso in bilancio e truffa ai danni dell’INPS. Durante il dibattito, Santanchè ha lasciato intendere che potrebbe considerare le dimissioni nel caso si verificasse un secondo rinvio a giudizio riguardante i fondi Covid, mettendo così in discussione il suo futuro politico.
esito della mozione di sfiducia
La votazione sulla mozione di sfiducia ha visto 206 voti contrari, 134 favorevoli e un astenuto. La richiesta era stata presentata da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra, dopo l’emergere di nuovi sviluppi legati al caso Visibilia, società fondata dalla ministra. Santanchè è attualmente rinviata a giudizio per falso in bilancio e sta affrontando un’udienza preliminare per truffa ai danni dell’INPS.
il contesto delle accuse
L’inchiesta è stata avviata dopo un servizio giornalistico trasmesso da Report nel giugno 2023, che ha rivelato problemi nella gestione finanziaria delle aziende collegate alla ministra. Le indagini hanno messo in luce debiti accumulati con fornitori e presunti mancati pagamenti verso ex dipendenti.
le accuse specifiche contro santanchè
Santanchè è accusata di aver alterato i conti della sua azienda tra il 2016 e il 2022 per nascondere perdite significative. Inoltre, l’indagine sull’INPS riguarda l’appropriazione indebita di fondi destinati alla cassa integrazione Covid per lavoratori effettivamente attivi durante il periodo emergenziale.
svolgimenti futuri
L’udienza preliminare fissata per il 26 marzo sarà cruciale: una nuova accusa potrebbe costringere la ministra a rivalutare la sua posizione politica.
la difesa della ministra in aula
Nella sua arringa difensiva, Santanchè ha descritto la mozione come un “attacco politico” e ha sostenuto che le accuse sono basate su eventi precedenti alla sua nomina. Ha anche affermato che le valutazioni contestate sono state verificate da terzi indipendenti.
richiamo alla presunzione di innocenza
Nell’ambito del suo intervento, la ministra ha sottolineato l’importanza del principio di presunzione d’innocenza sancito dalla Costituzione italiana.
apertura sulle dimissioni
A sorpresa, durante il suo discorso finale, Santanchè ha aperto alla possibilità delle dimissioni qualora dovesse subire un nuovo rinvio a giudizio. Questa dichiarazione ha suscitato applausi tra i membri della maggioranza presenti in aula.
reazioni politiche al suo discorso
- Forza Italia
- Lega
- Ignazio La Russa (Presidente del Senato)
- Silvio Berlusconi (ex compagno di Francesca Pascale)
Non sono mancate manifestazioni di freddezza all’interno della maggioranza riguardo al sostegno continuo verso la ministra.
suscettibilità delle borse hermès
A complicare ulteriormente la situazione della ministra vi è stata una controversia riguardante alcune borse Hermès regalate a Francesca Pascale. Sebbene abbia smentito qualsiasi accusa relativa alle borse false, questa vicenda ha alimentato ulteriormente le polemiche intorno alla figura pubblica di Santanchè.
sguardo sul futuro politico della ministra
Sebbene attualmente rimanga al proprio posto, gli sviluppi futuri potrebbero influenzare drasticamente la sua carriera politica. L’esito dell’udienza preliminare prevista sarà determinante nel decidere se continuerà o meno come membro del governo.
- Aula della Camera – Voti: 206 contrari; 134 favorevoli; 1 astenuto
- Caso Visibilia – Falso in bilancio
- Cassa integrazione Covid – Truffa ai danni dell’INPS
- Sostegno politico – Forza Italia e Lega
- Polemica borse Hermès – Accuse infondate
- Udienza preliminare – Fissata per il 26 marzo