Scarti di frutta e verdura nel Bresciano, multa da 26.000 euro per un fruttivendolo

Un episodio di smaltimento illecito di rifiuti ha coinvolto un fruttivendolo della Bassa Padana, il quale rischia una sanzione severa. La situazione è emersa a seguito della scoperta di cassette contenenti scarti di frutta e verdura abbandonate lungo i corsi d’acqua della zona.
il caso del fruttivendolo
Il commerciante, attivo nella provincia pavese e nelle valli di Comacchio, potrebbe affrontare una multa che varia da un minimo di 2.600 euro fino a un massimo di 26.000 euro per violazione delle norme sullo smaltimento dei rifiuti. Le indagini sono state avviate dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini riguardanti l’abbandono dei materiali lungo i corsi d’acqua.
le indagini della polizia locale
Le forze dell’ordine, in particolare la Polizia locale di Bagnolo Mella, hanno condotto accertamenti approfonditi che hanno portato all’identificazione del fruttivendolo, titolare di tre attività nella regione. Nonostante fosse in possesso di un badge per conferire gli scarti presso l’isola ecologica, l’imprenditore ha giustificato le sue azioni affermando che gli orari di apertura non erano compatibili con le esigenze lavorative delle sue attività.
conseguenze legali e multe precedenti
Le argomentazioni presentate dal fruttivendolo non hanno convinto gli agenti, che ora stanno valutando le misure da adottare nei suoi confronti. Questo caso non è isolato: dall’ottobre scorso, la Polizia locale ha già emesso ben 16 multe contro altri soggetti coinvolti in pratiche simili.
- Fruttivendolo denunciato
- Polizia locale di Bagnolo Mella
- Titolare di tre attività commerciali
- Sanzioni elevate per smaltimento illecito
- Cittadini attivi nel segnalare abusi ambientali