Scholz svela la posizione dell’UE sull’Ucraina: un futuro di pace senza condizioni per Kiev con il supporto degli Stati Uniti

Il recente vertice di Parigi ha affrontato le delicate questioni legate al conflitto in Ucraina, con la partecipazione di vari leader europei. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha fornito una sintesi dei temi discussi, sottolineando l’importanza di una soluzione pacifica senza pressioni unilaterali, e chiarendo la posizione europea sul coinvolgimento militare.
il punto di vista europeo sulla pace
Scholz ha evidenziato che è fondamentale che qualsiasi accordo di pace non sia un diktat per l’Ucraina. “Accogliamo con favore il dialogo per un accordo di pace, tuttavia”, ha specificato, “non può esserci una pace che l’Ucraina debba semplicemente accettare”. Questa affermazione riflette la necessità di rispettare la sovranità del Paese e il suo diritto alla democrazia.
la posizione della germania e dell’unione europea
Il cancelliere ha ribadito che l’Ucraina deve continuare il suo percorso verso l’Unione europea e mantenere un esercito forte, affermando che questi punti sono non negoziabili. È stata espressa una certa preoccupazione nei confronti della posizione degli Stati Uniti, ritenuta più accomodante nei confronti della Russia.
la collaborazione tra usa e ue
Scholz ha insistito sulla necessità di un’azione concertata tra Usa e Ue, affinché un possibile accordo di pace non divida le responsabilità. Ha chiarito che, in assenza di un coinvolgimento militare da parte degli Stati Uniti in una futura missione di pace, anche la Germania si opporrà alla presenza di soldati europei in Ucraina.
spese militari e investimenti nella difesa
Rispetto alla proposta della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sui vincoli alla spesa militare, Scholz ha dichiarato che la Germania è disposta a investire almeno il 2% del Pil nel settore della difesa. Ha sottolineato che, se gli altri Stati membri della Ue spendono di più in ambito militare, questo incremento non dovrebbe essere considerato nel calcolo dei deficit di bilancio.
Un aspetto importante è la ricerca di risorse comuni per garantire che il aumento della spesa non impatti il welfare e i cittadini europei.
no all’invio di soldati in ucraina
Infine, il cancelliere ha espresso un netto rifiuto riguardo l’eventuale invio di truppe in Ucraina, definendolo “prematuro e inappropriato”. Ha segnalato che attualmente si sta valutando una situazione di guerra in corso, e la pace non è ancora all’orizzonte.