Segnali di un genitore iperprotettivo secondo le psicologhe

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La relazione tra genitori e figli può influenzare profondamente la vita degli adulti. In particolare, i figli di genitori caratterizzati da un comportamento ipervigilante, definiti “a guscio d’uovo”, possono affrontare diverse difficoltà emotive e relazionali nel corso della loro esistenza. Le psicologhe Noelle Santorelli e Natalie Moore hanno identificato cinque tratti distintivi che caratterizzano questi individui.

1. Vigilanza costante

I figli di genitori a guscio d’uovo tendono ad avere una vigilanza eccessiva. Questa condizione si traduce in un continuo stato di ansia, in particolare nei momenti sociali come le riunioni lavorative, dove la preoccupazione per potenziali conflitti li distrae dalla comunicazione efficace.

2. Priorità al benessere altrui

Questi individui spesso mettono il benessere degli altri prima del proprio, sentendosi responsabili della felicità altrui. La psicologa Moore sottolinea come questa tendenza possa portare a una significativa sofferenza personale, poiché il desiderio di compiacere gli altri prevale sulle proprie esigenze.

3. Difficoltà nell’accettare le emozioni

I figli cresciuti da genitori ipervigilanti faticano ad esprimere le proprie emozioni. Secondo Santorelli, molti di loro possiedono un vocabolario emotivo limitato, associando frequentemente ciò che provano all’ansia, senza esplorare ulteriormente i propri sentimenti.

4. Disagio durante le visite ai genitori

Il ritorno a casa dei genitori può risultare problematico per questi adulti, che avvertono una necessità costante di rassicurazione da parte dei propri genitori. Moore evidenzia come alcuni possano evitare tali incontri per non dover affrontare il disagio emotivo associato.

5. Incapacità di stabilire confini

I figli di genitori a guscio d’uovo spesso non riescono a definire limiti chiari nelle relazioni interpersonali. Hanno appreso che le esigenze degli altri devono sempre essere soddisfatte prima delle proprie, compromettendo così il loro benessere personale.

  • Noelle Santorelli – Psicologa
  • Natalie Moore – Psicologa
  • Kim Sage – Psicologa americana
  • Huffpost – Pubblicazione online