Segnali precoci di malattia cardiaca scoperti da scienziati italiani

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La scoperta di segnali precoci nell’amiloidosi cardiaca rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le malattie cardiovascolari, che continuano a essere la principale causa di morte nei Paesi industrializzati. L’accumulo anomalo di proteine nel cuore può portare a gravi conseguenze, tra cui insufficienza cardiaca e mortalità. Un team di ricerca internazionale, guidato da scienziati italiani, ha recentemente identificato indicatori precoci della condizione prima della manifestazione dei sintomi clinici.

amiloidosi cardiaca: una patologia subdola

L’amiloidosi cardiaca è una malattia caratterizzata dall’infiltrazione di proteine anomale nel muscolo cardiaco, compromettendo così la sua funzionalità e struttura. Spesso diagnosticata in fase avanzata, quando si presenta l’insufficienza cardiaca, questa condizione richiede attenzione particolare per la sua gravità. La forma più studiata è l’amiloidosi cardiaca da transtiretina (ATTR-CA), legata all’accumulo della proteina transtiretina prodotta dal fegato.

segnali precoci e diagnosi

I ricercatori hanno analizzato i livelli della proteina transtiretina in pazienti asintomatici e privi di scompenso cardiaco. Questo approccio ha permesso di identificare diversi gradi di infiltrazione correlati al rischio di sviluppare insufficienza cardiaca. I risultati suggeriscono che un intervento precoce potrebbe migliorare significativamente le prospettive terapeutiche.

il team di ricerca internazionale

Lo studio è stato condotto da scienziati dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano-Isontina dell’Università di Trieste in collaborazione con vari istituti internazionali. Tra i partecipanti figurano:

  • National Amyloidosis Centre – University College London
  • Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi – Università di Firenze
  • ERN GUARD-Heart – Trieste
  • Brigham and Women’s Hospital
  • Centro Cardiologico – Università di Ferrara

I dati clinici analizzati riguardano circa 500 pazienti asintomatici con infiltrazione amiloide cardiaca ATTR seguiti presso diversi centri internazionali dal 2008 al 2023.

dati significativi e conclusioni dello studio

L’età media dei pazienti era attorno ai 75 anni, principalmente uomini oltre i 60 anni. Attraverso tecniche avanzate come scintigrafia e tomografia computerizzata, i ricercatori hanno evidenziato che coloro con infiltrazione moderata o grave presentavano anomalie significative negli ecocardiogrammi e nei biomarcatori sierici.

I pazienti con elevati livelli di accumulo avevano una probabilità maggiore del 50% di sviluppare sintomi d’insufficienza entro tre anni dalla diagnosi.

Tasso di mortalità per eventi cardiovascolari:
– Cinque volte superiore nei pazienti con grado 2 o 3 rispetto a quelli con grado 1.

implicazioni terapeutiche future

Sebbene le linee guida attuali prevedano il trattamento solo per chi ha già sviluppato uno scompenso conclamato, lo studio suggerisce che anche i pazienti asintomatici ma con infiltrazione avanzata potrebbero beneficiare di trattamenti precoci. Questa scoperta potrebbe portare a una revisione delle raccomandazioni terapeutiche esistenti.

Punti salienti:
– Identificazione precoce della malattia
– Potenziale aumento delle probabilità di sopravvivenza

I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista JAMA Cardiology.