Sfollati a Napoli: 238 persone lasciano le case per il bradisismo

Le recenti scosse di terremoto nel comune di Napoli hanno comportato significativi sfollamenti e l’attivazione di strutture di accoglienza. Gli eventi sismici, avvenuti il 13 e il 15 marzo, hanno sollevato preoccupazioni tra la popolazione locale.
Situazione attuale degli sfollati a Napoli
Le verifiche effettuate dai Vigili del Fuoco hanno portato a un incremento del numero delle persone evacuate, che ora ammonta a 238 individui. Questo dato include anche i residenti dei comuni limitrofi come Bacoli e Pozzuoli, per un totale complessivo di 386 sfollati, secondo le informazioni aggiornate della Protezione Civile al 18 marzo.
Sgomberi nel comune di Napoli
Nell’ambito del comune partenopeo, sono stati emessi provvedimenti di sgombero per un totale di 113 nuclei familiari. Tra i 238 sgomberati, si segnala che:
- 56 persone sono attualmente sistemate in strutture alberghiere;
- 151 individui hanno trovato sistemazione autonoma;
- Nella Municipalità di Bagnoli sono presenti 15 alloggiati presso l’hub di accoglienza in via Acate;
- Presso la struttura “San Francesco d’Assisi” a Marechiaro sono ospitate 16 persone.
Attività sismica ai Campi Flegrei
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha ricalcolato l’intensità della scossa registrata il 13 marzo, inizialmente valutata in 4.4 Richter; la nuova stima indica una magnitudo effettiva di 4.6 Richter, rendendola la più forte mai registrata nella zona negli ultimi quarant’anni. Nella giornata del 19 marzo si sono verificate ben10 scosse sismiche, tutte caratterizzate da bassa magnitudo, con solo due superanti il valore di 1. Il terremoto più significativo ha raggiunto una magnitudo di 1.1 Richter alle ore 3:52, con un epicentro localizzato in mare nei pressi delle coste bagnolesi.