Sfratto e giustizia: le parole dell’ex agente di scorta di Falcone

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Il caso di un ex finanziere, ora in pensione, che sta affrontando un procedimento di sfratto dal complesso residenziale di Collina delle Muse, ha sollevato preoccupazioni e indignazione. Questo individuo ha dedicato la propria carriera alla protezione di magistrati antimafia e ora si trova a dover combattere per mantenere il proprio alloggio.

sfratto del finanziere: la battaglia legale

Giuseppe Ciafardoni, dopo 40 anni di servizio come agente di scorta, si trova ora in una situazione difficile. Nonostante abbia stipulato un contratto d’affitto nel 2006, la società Boccea Gestioni Immobiliari ha deciso di non rinnovare i contratti per l’immobile. Ciafardoni racconta: “Non posso andarmene via, sennò lo farei”. La sua vita è segnata da ansie e preoccupazioni costanti riguardo alla possibilità di essere sfrattato.

la situazione degli inquilini

La comunità abitativa del complesso residenziale ha subito un drastico cambiamento nel tempo. Da 54 famiglie iniziali, oggi ne rimangono meno di venti. Molti inquilini hanno dovuto lasciare le loro case a causa della mancanza di alternative abitative. Ciafardoni afferma: “Chi poteva permettersi di andare via l’ha fatto”.

l’operazione dello sfratto

Il 10 marzo, durante le prime ore del mattino, il viale del complesso è stato invaso da agenti delle forze dell’ordine e mezzi blindati. In poche ore, l’appartamento del finanziere è stato svuotato.

le reazioni alla vicenda

La situazione ha suscitato forti polemiche. Angelo Fascetti, rappresentante del sindacato Asia USB, descrive quanto accaduto come uno scandalo: “Un maresciallo della finanza barbaramente messo fuori casa”. Ciafardoni esprime indignazione per il trattamento ricevuto e lamenta che gli inquilini siano stati considerati criminali mentre la società non ha subito conseguenze per le sue azioni.

interventi istituzionali

A fine gennaio 2025, Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale, ha proposto una delibera per revocare la convenzione con Boccea Gestioni Immobiliari e acquisire gli alloggi destinati agli agenti delle forze dell’ordine. Le motivazioni includono la mancanza del certificato di agibilità e presunti violazioni contrattuali.

  • Giuseppe Ciafardoni, ex finanziere
  • Giovanni Falcone, magistrato antimafia (collaboratore passato)
  • Angelo Fascetti, sindacato Asia USB
  • Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale
  • Boccea Gestioni Immobiliari Srl, società coinvolta nello sfratto

L’intera vicenda sottolinea le difficoltà vissute dagli ex membri delle forze dell’ordine che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la criminalità organizzata ma ora si trovano a fronteggiare gravi ingiustizie nella loro vita quotidiana.