Sigarette elettroniche: pericoli nascosti e rischi per la salute da conoscere

Milano, 27 giugno 2025 – Il tema delle sigarette elettroniche è nuovamente al centro di un acceso dibattito riguardante la salute pubblica, sostenuto da recenti studi che evidenziano rischi significativi associati al loro utilizzo. Nonostante l’aumento della loro popolarità, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, persistono incertezze e controversie sugli effetti nocivi e sulla potenziale dipendenza derivante da questi dispositivi.

I rischi per la salute legati alle sigarette elettroniche

Secondo Elena Munarini, psicologa e psicoterapeuta presso il Centro Antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, le sigarette elettroniche costituiscono un argomento complesso e delicato nel contesto della prevenzione delle malattie correlate al fumo. La confusione tra i consumatori è alimentata da informazioni contrastanti provenienti sia da fonti commerciali che sanitarie.

La letteratura scientifica, sebbene ancora in fase di sviluppo, riporta dati allarmanti: l’uso delle sigarette elettroniche può favorire lo sviluppo di patologie tipiche del fumo tradizionale, come il cancro ai polmoni e disturbi cardiovascolari, seppure con un rischio ridotto rispetto al tabacco combusto. Questi risultati sono emersi da studi epidemiologici e sperimentali che dimostrano come il passaggio a dispositivi elettronici non sia privo di rischi.

In particolare, le sostanze chimiche inalate possono provocare infiammazioni polmonari e danni endoteliali, precursori di gravi malattie croniche. Nonostante la percezione comune di minore nocività, le sigarette elettroniche non devono essere considerate una scelta sicura, specialmente per coloro che non hanno mai fatto uso di tabacco.

La dipendenza dalla nicotina: meccanismi coinvolti

Un aspetto cruciale del dibattito riguarda la capacità delle sigarette elettroniche di generare dipendenza. Munarini sottolinea che la dipendenza si basa su un meccanismo noto come “rinforzo”, ovvero l’attitudine dello stimolo – in questo caso la nicotina – a produrre piacere e a incoraggiare un uso ripetuto nel tempo.

Un’indagine condotta dal Dipartimento di Psicologia dell’Università della Virginia ha esaminato questo fenomeno confrontando l’effetto rinforzante delle sigarette elettroniche contenenti nicotina con quello delle gomme alla nicotina utilizzate nelle terapie per smettere di fumare. I risultati sono stati inequivocabili: le sigarette elettroniche presentano un rinforzo maggiore e quindi un rischio più elevato di dipendenza rispetto ai metodi terapeutici tradizionali.

Tale evidenza implica che le sigarette elettroniche non rappresentino uno strumento efficace per smettere di fumare; al contrario, potrebbero perpetuare o addirittura intensificare la dipendenza da nicotina. Pertanto, gli esperti consigliano vivamente di evitarne l’uso e promuovono programmi comprovati per cessare definitivamente il fumo.

Raccomandazioni per fumatori e non fumatori

A fronte delle attuali evidenze scientifiche, il messaggio rivolto alla popolazione è chiaro:

  • I fumatori dovrebbero mirare a smettere completamente, evitando la sostituzione del tabacco tradizionale con le sigarette elettroniche;
  • I consumatori già in uso di sigarette elettroniche sono invitati a interrompere tale pratica, considerando i potenziali danni e il rischio di dipendenza;
  • I soggetti che non hanno mai fumato dovrebbero assolutamente evitare questi dispositivi, per prevenire l’insorgenza della dipendenza e problemi sanitari correlati.

L’aumento dell’uso delle sigarette elettroniche tra i giovani rappresenta una preoccupazione crescente per le autorità sanitarie poiché questi prodotti possono facilmente indurre una nuova generazione alla dipendenza da nicotina anche senza precedenti esperienze con il fumo.

Le ricerche più recenti confermano che le sigarette elettroniche non devono essere considerate una soluzione sicura o alternativa valida al fumo tradizionale. È necessaria una regolamentazione più severa per salvaguardare la salute pubblica.