Siria: Unicef lancia allerta dopo l’uccisione di 13 bambini, incluso un neonato
La situazione in Siria sta vivendo un ulteriore deterioramento, con gli scontri tra le forze di sicurezza di Damasco e i miliziani alawiti che continuano a causare gravi perdite umane. Le ultime notizie riportano un allarme da parte dell’UNICEF riguardo alla morte di numerosi bambini, tra cui un neonato di sei mesi, sottolineando la necessità urgente di proteggere i più vulnerabili.
scontri e vittime in aumento
Negli ultimi giorni, la Siria è tornata nel caos a causa del riaccendersi delle tensioni armate. Le forze governative si sono scontrate nuovamente con i miliziani alawiti, portando a una serie di violenze che hanno colpito principalmente i civili. Secondo l’UNICEF, il bilancio è tragico: almeno 13 bambini hanno perso la vita negli scontri recenti.
richiesta d’intervento internazionale
Il direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, Edouard Beigbeder, ha ribadito l’appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite per una cessazione immediata delle ostilità. È fondamentale rispettare le norme internazionali per garantire la sicurezza dei civili e facilitare l’accesso degli operatori umanitari alle zone colpite dai combattimenti.
appello alla riconciliazione
L’UNICEF ha esortato tutte le parti coinvolte nel conflitto a dare priorità alla riconciliazione e a lavorare verso una transizione politica pacifica. I bambini siriani meritano un futuro migliore e devono poter vivere in pace. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato l’impegno per stabilizzare la Siria e ha sottolineato la necessità di mantenere l’integrità territoriale del Paese.
dati sulle vittime
Secondo quanto riportato dall’Ong Osservatorio siriano dei Diritti Umani, oltre mille persone sono state uccise in Siria da giovedì a domenica scorsa; tra queste ci sarebbero stati circa 830 civili alawiti vittime delle forze filo-governative. Gli alawiti sono una minoranza sciita storicamente legata al regime di Bashar al Assad.
- Bashar al Assad
- Edouard Beigbeder
- Antonio Tajani