Spagna rimuove divieto di caccia ai lupi per eccesso di predazione

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riapertura della caccia al lupo in spagna

Un recente emendamento legislativo ha portato alla rimozione della protezione per i lupi in Spagna, consentendo così la riapertura della caccia a questa specie. Tale decisione è stata approvata dal Parlamento attraverso una coalizione guidata dal Partito Popolare, sostenuta anche dalla formazione di estrema destra Vox, insieme ai partiti nazionalisti baschi e catalani. La modalità con cui è stata effettuata tale modifica risulta sorprendente: è avvenuta tramite un emendamento a una legge concepita per ridurre lo spreco alimentare.

motivazioni dietro la norma sulla caccia al lupo

I sostenitori di questa normativa affermano che i lupi sarebbero responsabili della perdita annuale di circa 14 milioni di kg di carne, corrispondenti a 14.000 animali da allevamento, tra pecore e bovini. Questa argomentazione ha permesso un collegamento tra la gestione faunistica e la lotta contro gli sprechi alimentari. In particolare, nella regione di Castiglia e León, dove si registra la maggiore concentrazione di lupi, le associazioni degli allevatori sostengono che nel solo 2024 siano stati uccisi circa 6.000 capi di bestiame.

dati contestati da esperti ambientali

Tali cifre non trovano supporto in studi scientifici. Secondo quanto dichiarato da Juan Carlos del Olmo, segretario generale del WWF Spagna, si tratta di una “giornata nera per la conservazione della natura”. L’organizzazione ambientalista critica fortemente questa decisione, definendola frutto di puro opportunismo politico e capace di compromettere anni di progressi nella coesistenza tra attività umane e fauna selvatica.

proteste delle associazioni ecologiste

L’ONG WWF ha avviato una petizione in difesa del lupo iberico (Canis lupus signatus) poiché molti ritengono che questa scelta manchi di fondamenti scientifici solidi. Contrariamente alle affermazioni dei favorevoli alla riapertura della caccia, i dati indicano che non si è verificata alcuna esplosione demografica dei lupi temuta dagli allevatori e dai cacciatori; infatti, secondo uno studio recente, la popolazione nella Spagna nord-occidentale – dove il lupo era protetto dal 2021 – è rimasta stabile attorno ai 2.500 individui.

dichiarazioni delle organizzazioni ambientaliste

  • Ecologistas en Acción: definisce irresponsabile la revoca del divieto di caccia.
  • PACMA: descrive il provvedimento come il più grande passo indietro nella conservazione della fauna selvatica degli ultimi anni.
  • Corte Europea: ha recentemente ridotto il livello di protezione dei lupi all’interno della Convenzione di Berna.

saldatura con le politiche europee: il caso von der leyen

L’iniziativa legislativa trova origine nell’intervento diretto della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, motivato dall’incidente in cui un lupo aveva ucciso un pony appartenente alla sua famiglia. Con questo atto normativo, la Spagna si allinea a una tendenza europea che sembra voler ridimensionare la tutela dei lupi, animali storicamente perseguitati fino quasi all’estinzione nel continente europeo. È probabile che altre nazioni seguano questo esempio, inclusa l’Italia; Ciò potrebbe comportare gravi conseguenze per il futuro della specie e per la convivenza tra esseri umani e fauna selvatica.