Strage di piazza della Loggia a Brescia, proposta di 30 anni per Marco Toffaloni

La recente richiesta della Procura dei Minori di Brescia ha portato alla luce un caso storico di grande rilevanza. È stata avanzata una richiesta di condanna a 30 anni di reclusione per Marco Toffaloni, accusato di essere uno degli esecutori materiali della strage avvenuta in piazza della Loggia il 28 maggio 1974.
richiesta di condanna per marco toffaloni
La Pubblica Accusa, rappresentata dalla pm Caty Bressanelli, ha formulato la richiesta nel corso del processo che coinvolge Toffaloni, il quale all’epoca dei fatti era solo un ragazzo di 16 anni. Secondo le accuse, l’imputato avrebbe giocato un ruolo cruciale nell’attentato che causò la morte di otto persone e ferì altre 102. La pena richiesta corrisponde al massimo consentito dalla legge italiana per i minorenni, poiché l’ergastolo non è previsto in tali casi.
ruolo durante la strage
Nell’anno del tragico evento, Toffaloni era militante del gruppo neofascista Ordine Nuovo. Secondo le ricostruzioni dell’accusa, sarebbe stato lui a collocare la bomba all’interno di un cestino nella piazza, dove si stava svolgendo una manifestazione contro il terrorismo nero.
sviluppi del processo
Il processo è iniziato lo scorso settembre presso il Tribunale dei Minorenni di Brescia; Toffaloni non si è mai presentato in aula. Attualmente residente in Svizzera con cittadinanza elvetica e nuovo nome, ha visto respinta la richiesta italiana di trasferimento coattivo da parte delle autorità svizzere. Questo rifiuto si basa sul fatto che il reato contestatogli sarebbe già caduto in prescrizione secondo le leggi locali.
conseguenze legali e ulteriori processi
Nel corso dell’udienza tenutasi oggi, 6 marzo 2025, la pm Bressanelli ha ribadito l’importanza della condanna a 30 anni per Toffaloni come uno degli autori materiali della strage. Contemporaneamente prosegue anche il processo nei confronti di Roberto Zorzi, altro militante di Ordine Nuovo ma maggiorenne al momento dell’attentato.
- Marco Toffaloni – imputato principale
- Caty Bressanelli – pm dei Minori
- Roberto Zorzi – co-imputato
- Ordine Nuovo – movimento estremista coinvolto