Straniera protesta per riunirsi ai figli separati in stazione a Milano

Un episodio di forte impatto emotivo si è verificato alla stazione Centrale di Milano il 12 marzo, quando una madre georgiana è stata separata dai suoi due figli gemelli. La famiglia, in fuga da maltrattamenti, era in procinto di trasferirsi a Caserta per ricevere assistenza in una comunità protetta. Questo evento ha sollevato interrogativi e preoccupazioni riguardo alle procedure adottate dalle autorità competenti.
l’episodio alla stazione centrale
La madre e i suoi figli erano stati accolti nella Casa dell’Accoglienza ‘Enzo Jannacci’ a Milano per tre mesi. Prima della partenza, la donna ha manifestato il suo disaccordo sul trasferimento, esprimendo chiaramente la sua volontà di non partire più. Gli assistenti sociali hanno quindi richiesto l’intervento della polizia ferroviaria per garantire che i bambini salissero sul treno destinato alla comunità in Campania. L’assessorato alle Politiche sociali ha giustificato questa decisione come “misura temporanea” per il benessere dei minori.
le circostanze del trasferimento
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la famiglia era arrivata a Milano lo scorso dicembre a causa di situazioni di violenza domestica. Durante il loro soggiorno nella Casa dell’Accoglienza, i servizi sociali avevano lavorato per trovare una sistemazione adeguata. Al momento della partenza, la madre ha avuto un ripensamento e ciò ha portato all’intervento delle forze dell’ordine.
il ricongiungimento disposto dal tribunale
Dopo due giorni dall’evento, il 14 marzo, il Tribunale per i Minorenni ha convalidato l’allontanamento temporaneo dei bambini dalla madre ma ha anche ordinato “l’indifferibile ricongiungimento” della famiglia. Il giudice ha stabilito che i bambini dovessero essere riuniti con la madre e collocati in una comunità idonea. Le autorità hanno ribadito che non vi era alcuna intenzione di separare definitivamente i minori dalla loro genitrice.
preoccupazioni tra le famiglie ospiti
L’incidente ha generato ansia tra le altre famiglie presenti nella Casa dell’Accoglienza, poiché molte vivono situazioni simili e temono conseguenze analoghe. A sostegno della madre georgiana e degli altri ospiti è stato organizzato un presidio presso la struttura.
dettagli sull’udienza futura
L’udienza relativa alla situazione della madre è programmata per il 21 marzo e sono stati ripristinati i contatti tra lei e i suoi figli.
- Mamma georgiana
- Due figli gemelli
- Assistenti sociali del progetto LGNET
- Polizia ferroviaria
- Tribunale per i Minorenni
- Collettivo Rete per il diritto all’abitare
- Azienda dei Servizi Sociali di Milano