Suicidio di leonardo a 15 anni: l’esasperazione contro il bullismo nelle chat

Il tragico caso di Leonardo, un ragazzo di 15 anni che si è tolto la vita a Senigallia, ha sollevato importanti interrogativi riguardo al fenomeno del bullismo e alla responsabilità degli adulti. L’avvocato della famiglia, Pia Perricci, ha denunciato l’istigazione al suicidio, rivelando dettagli inquietanti emersi dalle chat del giovane.
la situazione di bullismo e le prove raccolte
Leonardo era iscritto all’istituto alberghiero Panzini e, secondo quanto dichiarato dai genitori, viveva una condizione insostenibile a causa delle continue vessazioni subite. La disperazione lo ha portato a compiere un gesto estremo utilizzando la pistola d’ordinanza del padre. Durante una conferenza stampa tenutasi nel suo studio legale di Pesaro, l’avvocato Perricci ha presentato i risultati di un’analisi tecnica effettuata su due cellulari e una PlayStation appartenenti al ragazzo.
le evidenze emerse dall’analisi dei dispositivi
Dallo studio delle comunicazioni digitali sono stati rinvenuti messaggi che evidenziano il profondo stato di angoscia vissuto da Leonardo. Frasi come “Non riesco a togliere il senso di angoscia” e “Li vorrei ammazzare” dimostrano il livello di esasperazione raggiunto dal ragazzo.
le dichiarazioni della famiglia
L’avvocato ha sottolineato che Leonardo ha agito contro se stesso in modo simile a quanto avrebbe voluto fare ai bulli che lo tormentavano. Le indagini hanno rivelato che il giovane era minacciato da quattro compagni: due ragazzi e due ragazze, creando un clima di paura costante.
l’appello dei genitori
Francesco, il padre di Leonardo, ha esortato chiunque abbia informazioni a farsi avanti: “La nostra è una condanna a vita”. La madre Viktorya ha criticato l’istituzione scolastica per non aver preso provvedimenti nonostante fosse evidente la situazione critica: “Chi sta zitto è complice”. Le indagini continuano per accertare eventuali responsabilità e chiarire il ruolo degli studenti coinvolti nella vicenda.
- Pia Perricci – avvocato della famiglia
- Francesco – padre di Leonardo
- Viktorya – madre di Leonardo
- Compagni coinvolti: 2 ragazzi e 2 ragazze