Summit a parigi dei paesi volenterosi per truppe in ucraina, le dichiarazioni dell’italia

Il 11 marzo si svolge a Parigi un incontro tra i Paesi definiti “volenterosi”, pronti a inviare forze militari in Ucraina per garantire il rispetto di un eventuale accordo di pace. L’Italia parteciperà all’incontro, ma con un ruolo di osservatore, come confermato dal governo Meloni.
Progetto europeo per l’invio di militari in Ucraina
Il vertice parigino rappresenta una fase iniziale del progetto europeo volto a inviare truppe in Ucraina. Questo intervento è previsto non durante il conflitto attuale, ma per tutelare un futuro accordo di pace tra Kiev e Mosca. Recentemente, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che gli europei sono pronti ad arrivare fino all’invio di soldati al confine con la Russia.
La posizione dell’Italia al summit
Negli ultimi tempi, la posizione italiana sulla questione è diventata più chiara: prevale un “no” all’invio di soldati in Ucraina, anche se non si esclude la partecipazione a missioni sotto l’egida dell’Onu. Il governo Meloni si mostra scettico riguardo alla creazione di una forza militare esclusivamente europea e considera l’argomento prematuro. Pertanto, l’Italia sarà presente a Parigi solo come Paese “osservatore”, rappresentata dal generale Luciano Portolano, capo di Stato maggiore della Difesa.
Obiettivi del summit parigino
L’obiettivo principale del vertice è trovare soluzioni alternative dopo che gli Stati Uniti hanno manifestato disinteresse nei confronti della situazione ucraina. Sono attesi quasi trenta Paesi extra-europei al summit, inclusi Canada e Australia, oltre a rappresentanti della NATO e dell’Unione Europea. Si prevede che le discussioni siano esplorative e non vengano prese decisioni definitive durante l’incontro.
Appuntamenti futuri sull’Ucraina
Nelle prossime ore si svolgerà un vertice tra i ministri dell’Economia dell’Ue, dove l’Italia presenterà la propria posizione sul riarmo europeo. Domani ci sarà un altro incontro a Parigi con il ministro della Difesa Guido Crosetto e i suoi omologhi da Francia, Germania, Regno Unito e Polonia. Inoltre, sabato 15 marzo si terrà una videochiamata convocata dal premier britannico Starmer tra i Paesi “volenterosi”. Infine, il prossimo Consiglio europeo avrà luogo il 20-21 marzo per discutere ulteriormente sulla situazione in Ucraina.
- Emmanuel Macron (Presidente della Repubblica Francese)
- Guido Crosetto (Ministro della Difesa Italiano)
- Antonio Tajani (Ministro degli Esteri Italiano)
- Kier Starmer (Premier Britannico)
- Capi di Stato dei Paesi partecipanti
- Rappresentanti NATO ed UE
L’Italia continuerà a perseguire una linea prudente riguardo all’impegno militare in Ucraina, mantenendo aperte le possibilità per future collaborazioni sotto auspici internazionali come le Nazioni Unite.