Tasse e tributi da non pagare più a partire da questa data

Le scadenze fiscali possono rappresentare un vero e proprio incubo per numerosi cittadini. In particolare, il mese di luglio è spesso critico per i lavoratori autonomi e per coloro che devono far fronte a obblighi tributari, rischiando di compromettere la serenità estiva.
È fondamentale essere consapevoli che esistono dei termini di prescrizione che limitano il periodo entro il quale il Fisco può richiedere il pagamento delle imposte. Questi termini variano a seconda della tipologia di tassa ed è essenziale conoscerli per gestire al meglio le proprie finanze.
termini di prescrizione delle tasse
La conoscenza dei tempi di prescrizione è cruciale poiché determina quando il Fisco non può più esigere il pagamento delle tasse. È importante fare una distinzione tra “decadenza” e “prescrizione”: nel primo caso si tratta della perdita del diritto a richiedere un credito se non viene effettuata una comunicazione necessaria; nel secondo caso, l’ente riscossore perde il diritto di azione se non interviene entro i termini stabiliti dalla legge.
Quando si verifica la decadenza? Quando non viene notificato alcun atto nei tempi previsti. La prescrizione, invece, estingue sia l’azione sia il diritto stesso: un credito prescritto è considerato completamente estinto. Il termine generale di prescrizione è fissato in 10 anni, mentre per sanzioni e interessi accessori si riduce a 5 anni. Anche il canone Rai decade dopo questo periodo temporale, calcolato dalla fine di gennaio dell’anno d’imposta.
contributi previdenziali
I contributi INPS e INAIL presentano una complessità maggiore poiché variano in base all’epoca considerata. I contributi anteriori al 1 gennaio 1996 si prescrivono in 10 anni; anche quelli relativi ai mancati versamenti denunciati dal lavoratore o dai suoi eredi seguono lo stesso termine. Per i contributi post 1 gennaio 1996, la prescrizione avviene in 5 anni. Si evidenzia inoltre che se la cartella diventa definitiva, il credito si prescrive sempre in 5 anni.
tipologie di imposte e loro scadenze
- Contributi artigiani e autonomi: prescrizione dopo 5 anni
- Sanzioni per ritardato versamento: prescrizione dopo 10 anni
- IVA, IRPEF e IRAP: termini ordinari di 10 anni
- IMU, TARI e TASI: termine di prescrizione di 5 anni
- Multe Codice della Strada: prescrivibili in 5 anni dall’infrazione
- Bollo auto: si prescrive dopo 3 anni dal terzo anno successivo alla tassa
- CREDITI DI LAVORO (13esima, TFR): scadenza fissata in 10 anni
L’importanza della conoscenza dei termini di prescrizione permette ai cittadini italiani una gestione più serena delle proprie obbligazioni fiscali.