Telecamere nel privè della gintoneria: il controllo di stefania nobile spiegato da davide lacerenza

Contenuti dell'articolo

Le recenti indagini hanno rivelato dettagli inquietanti riguardo le attività di Davide Lacerenza all’interno della Gintoneria, un locale noto per il suo esclusivo privè. Le testimonianze indicano che Lacerenza consumava cocaina in luoghi nascosti, cercando di evitare la vista della sua socia, Stefania Nobile. Il locale era sorvegliato da numerose telecamere, e Lacerenza stesso si vantava della loro presenza con i clienti.

il locale e l’atmosfera esclusiva

La Gintoneria, situata in via Napo Torriani, offriva una selezione di vini pregiati e champagne, attirando solo una clientela disposta a spendere cifre elevate per divertirsi. L’accesso al privè era riservato a chi poteva permettersi spese superiori ai 5.000 euro a serata.

controllo e sorveglianza nel privè

Il salotto rosa del locale era dotato di telecamere che monitoravano costantemente gli avventori. Esisteva un’area priva di sorveglianza dove i clienti potevano sentirsi più liberi. Secondo le indagini, Lacerenza ha invitato alcune persone a recarsi dietro la tenda della cucina per consumare sostanze stupefacenti, sottolineando che in quel punto non c’erano telecamere.

l’arresto e le accuse

L’acquisizione delle prove ha portato all’arresto di Davide Lacerenza e Stefania Nobile per presunti reati legati al traffico di droga e alla prostituzione. La coppia gestiva un giro illegale che includeva il consumo di cocaina anche in compagnia dei clienti.

dettagli sull’attività illecita

I due erano soliti offrire cocaina ai loro clienti nel privè del locale, spesso mentre si trovavano insieme a loro. Questo comportamento veniva giustificato come parte dell’esperienza offerta dal pacchetto acquistato dai clienti.

  • Davide Lacerenza
  • Stefania Nobile
  • Davide “Righello” Ariganello
  • Wanna Marchi
  • S.S., rampollo milanese
  • Clotilde Conca